Se il pallone ferma pure i treni...

L'attesa non era dovuta al tifo del capostazione o del capotreno ma alla necessità di far salire in carrozza i sessanta tifosi bresciani che altrimenti sarebbero stati costretti a trascorrere la notte fuori casa

Se il pallone ferma pure i treni...

L'Intercity notte 752 in partenza da Lecce alle 21.20 sul binario 3 ferma a Brindisi, Ostuni, Fasano, Monopoli e arriva a Bari Centrale alle 23.05. Ripartirebbe, secondo l'orario ferroviario ufficiale, alle 23.09, con soste a Molfetta, Bisceglie, Trani, Barletta, Foggia, Pescara, Ancona, Rimini, Bologna Centrale, Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, per arrivare a Milano Centrale alle 9.30 del mattino successivo. Ho scritto ripartirebbe perché ieri sera, stando al comunicato delle Ferrovie dello Stato (italiano), il suddetto convoglio ha aspettato la fine dell'anticipo del campionato di serie B tra Bari e Brescia, disputato allo stadio San Nicola. L'attesa non era dovuta al tifo del capostazione o del capotreno ma alla necessità di far salire in carrozza i sessanta tifosi bresciani che altrimenti sarebbero stati costretti a trascorrere la notte fuori casa, all'addiaccio, in qualche albergo di fortuna, nella sala di attesa, questo appunto il nome, della stessa stazione. La decisione è stata presa dal Prefetto, dopo aver concordato con FS la soluzione ideale, considerata l'impossibilità ad anticipare il fischio, non quello del capostazione ma dell'arbitro. Tutta roba vera, non uno scherzo di carnevale ma proprio un treno in sosta non meglio precisata, per venire incontro alle esigenze di quel gruppo di appassionati bresciani. Alle Ferrovie dello Stato (italiano) non interessa dunque il programma di viaggio delle altre centinaia di passeggeri già a bordo del treno o pronti a salirvi nelle stazioni successive. Ferrovie dello Stato aveva comunque informato che sarebbero stati garantiti ai passeggeri i diritti previsti dal regolamento europeo, con rimborsi in caso di ritardo.

Il football ha le sue buone ragioni e la serie B diventa primaria almeno sui binari nazionali. Questa sì che è efficienza, senza la consonante D iniziale, questo si che è servizio, direi privato nel pubblico. Mentre andiamo in macchina (nel linguaggio giornalistico si usava dire così) e non in treno, non conosciamo il risultato della partita e nemmeno l'eventuale ritardo della ripartenza, quella dell'Intercity. Il traffico attorno allo stadio è imprevedibile, nemmeno san Nicola potrebbe fare il miracolo di accelerare le pratiche di evacuazione dell'impianto, zona curva.

Ci sarebbe un post scriptum: risulta, infatti,

che l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato sia Renato Mazzoncini. Il quale è nato a Brescia. Qualunque riferimento a fatti, persone e partite di football è puramente casuale. Tifosi, in carrozza. Si parte. Forse.

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