William McCrum, il figlio dello sceriffo che s’inventò l’unico rigore che ci piace

Era il miglior portiere della contea, ma era stanco di vedere troppi fallacci impuniti davanti al suo naso. Così decise di risolvere il problema con un dischetto di gesso bianco da disegnare al centro dell’area. Il penalty ha fatto la fortuna del calcio. Ma alla fine è stata la disgrazia del suo inventore

William McCrum, il figlio dello sceriffo che s’inventò l’unico rigore che ci piace

Dopo John Brodie, ideatore della rete sulle porte, continuiamo la nostra carrellata sugli uomini che hanno inventato il calcio, sull’undici che ha rivoluzionato le nostre giornate sportive. Oggi tocca a al mago del thrilling che ha inserito nel pallone il massimo della suspence.

2 Il rigore
William McCrum (?-1932)
William si era stancato di veder cadere nemici davanti alla sua trincea, falciati dalla crudeltà degli uomini. Aveva deciso di mettere un punto a quella storia, un puntino bianco, fatto di gesso, giusto al centro dell'area di rigore, così sarebbero state le sue acrobazie e non i fallacci dei compagni di squadra a respingere gli assalti avversari. Era un figlio di papà William McCrumm quando la Storia attraversava l'anno 1890: Robert Garmany, il babbo, era Alto Sceriffo per la Contea di Arnagh e proprietario dell'unico mulino di Milford, un villaggio di contadini, quaranta chilometri a sud di Belfast. Un ragazzino pieno di idee che studiava alla Royal School, giocava a scacchi, faceva il portiere del Milton Everton Fc (nella foto, la squadra). E che s'inventò il thriller più emozionante di tutti i tempi: il calcio di rigore, la punizione massima, il padre di tutte la baruffe. All’inizio, pensate un po’, quell’idea fu giudicata una stupidaggine e nemmeno presa in considerazione. Ora sul posto dove si tirò il primo rigore c’è un monumento a ricordare quella rivoluzione. Ma il tiro dagli undici metri, che tante sofferenze ha causato a milioni di tifosi in più di un secolo di vita, non ha portato fortuna neppure al suo inventore: McCrum perse tutti i suoi averi con il gioco d'azzardo e morì nel 1932 solo e senza un soldo.
Così impara...
(2. continua)

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