Mälkki alla Scala, la direttrice conquista il pubblico

La bacchetta finlandese, con l'Orchestra Filarmonica, ieri sera alle prese con opere di Schumann (solista il pianista ucraino Kholodenko) e Richard Strauss. La "Sinfonia delle Alpi" svetta. Si replica domani e giovedì

Mälkki alla Scala, la direttrice conquista il pubblico
00:00 00:00

I concerti dell'Orchestra Filarmonica della Scala portano sul palcoscenico del teatro grandi bacchette in circolazione e solisti di fama internazionale. Super musica al servizio del bene, perché la stagione è anche intervallata dalle "prove aperte", quella formula che da anni la domenica permette di raccogliere fondi da girare a realtà sociali della città e non solo. Poi ci sono i tour della compagine e molte altre iniziative, compreso il "concertone" in piazza Duomo. Tra gli ospiti di serie A che sono nel cartellone annuale, ieri sera la direttrice finlandese Susanna Malkki, all'inizio affiancata dal pianista ucraino Vadym Kholodenko, insieme al complesso del Piermarini, impegnati in un programma di opere popolari (nel senso assai conosciute), come il concerto pianoforte-orchestra in la minore op.54 di Schumann e "Eine Alpensinfonie op.64" ("Sinfonia delle Alpi") di Richard Strauss. Primo di tre concerti in cartellone (si replica domani e giovedì), aperto con un rodaggio che al pubblico è piaciuto, decisamente. Lei, la direttrice che viene dal Nord, già la si conosce dalle parti della Scala, in primis dopo il debutto nel 2011 con l'opera "Quartett" di Luca Francesconi, da lei diretta; ha sempre avuto buone critiche. E ieri sera, nella data del debutto, il pubblico, con il suo entusiasmo ha dimostrato di "amarla": applausi generosi, "brava", manifestazioni di apprezzamento per lei e per Kholodenko, virtuoso conosciuto nel mondo, che ha affrontato una fra le più note partiture del repertorio virtuosistico. Rodaggio prima degli altri due appuntamenti da affrontare. La direttrice, nel secondo tempo, si è dimostrata a suo agio attraverso una lettura straussiana, approfondita, condotta con energia fisica, gestualità sicura e ampia. Un'opera caratterizzata da un'orchestrazione sontuosa (come del resto molta della musica di Strauss Richard), un'opera che richiede, nei momenti "forti", una forza del suono di grande evidenza. Un lavoro visionario tra i più belli dell'autore, musica che porta "in giro" l'ascoltatore tra le immagini del tema, con soluzioni in continuo mutamento. Fine serata con ovazioni, il pianista alla fine del concerto di Schumann, ha voluto regalare al pubblico un breve bis, con virtuosismi alla Franz Liszt.

Dunque, per chi ieri sera non c'era, altre due possibilità, il 7 e l'8 maggio, sempre al Piermarini (prossimo appuntamento della stagione Filarmonica 25 e 26 maggio, "prove aperte", col direttore Kazuki Yamada e il violinista Nikolaj Znaider).

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica