Ahi ahi Bluetooth. Una ricerca internazionale ha infatti scoperto una grave falla nei sistemi di sicurezza della tecnologia per trasmettere dati: si possono spiare – e modificare – le conversazioni e i contenuti dei due apparecchi collegati tra loro.
Nel team di scienziati che ha fatto la scoperta anche un italiano: sarebbe stato proprio Daniele Antonioli (Singapore University) a scovare la crepa. La tecnologia è presente in miliardi di dispositivi, come smartphone, tablet, automobili, auricolari, tastiere e mouse.
La falla, come spiega l'Agi, sta nelle specifiche che regolano le connessioni cifrate tra dispositivi. Facciamo un esempio: quando si connette un cellulare alle cuffie Bluetooth, i due dispositivi negoziano una nuova chiave per cifrare le comunicazioni e un "attaccante" può sfruttare il cosiddetto l'attacco "Knob" per decifrare le informazioni scambiate dai due dispositivi e accedere a tutti i dati, quelli sensibili compresi.
I ricercatori hanno dimostrato che l'attacco può essere condotto dal punto di vista pratico e non solo teorico, riuscendo a
decifrare il contenuto di un file trasmesso in maniera cifrata via Bluetooth tra due smartphone.Inoltre, fanno sapere gli studiosi, l'attacco in questione è potenzialmente efficace su qualsiasi dispositivo certificato Bluetooth.
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