In tv «Cattivik» il buffo mostro nato dai fumetti

da Rimini

Una minacciosa macchia nera cola sulla riviera romagnola: ma non si tratta di petrolio. È il mostruoso Cattivik dei fumetti, sgangherato genio del male e malvivente sfigato, protagonista del festival Cartoon Club di piazza Fellini. Creato giusto quarant’anni fa dal cartoonist Bonvi, quello dei soldatini Sturmtruppen e del Nick Carter dei fumetti in tivù, Cattivik da sempre è stato disegnato e mantenuto pimpante e in edicola dall’inesauribile fantasia di Silver. Pseudonimo del modenese Guido Silvestri autore in proprio del fenomeno Lupo Alberto, celebrato qui a Rimini anche con la mostra Pugni, bulli e pollastre ospitata fino al 29 luglio nel Palazzo del Podestà. «Il Lupo è già da anni una serie Tv prodotta dalla Rai. Cattivik zompa il guado ed è stato ingaggiato da Mediaset» sottolinea Silver, che ha coprodotto la serie.
Portare Cattivik sullo schermo tv era un sogno personale del dirigente Mediaset Fabrizio Margaria, che proprio con il mostruoso orchetto che terrorizza la metropoli ha finalmente convinto la rete del biscione a produrre per la prima volta una propria serie a cartoni animati. Gli episodi durano sei minuti: sono svelte strisce prodotte in tecnologia digitale rimanendo fedeli alle brevi storielle dei fumetti su carta. La voce – perfetta - del mostruoso Cattivik la fornisce il talento mattocchio di Giorgio Bracardi, che non si trasformava in personaggio di fantasia dai tempi dello Scarpantibus radiofonico di Alto Gradimento. Il debutto del Cattivik animato per il grande pubblico è previsto entro l’anno su Italia 1.
In uno dei primi tre episodi Cattivik ladro maldestro cerca di forzare una porta.

«Ricorre alle buone e alle cattive - spiega Silver - fra cui il metodo par condicio: così si traveste per tre secondi da Prodi, bicicletta inclusa; poi da Bossi con foulard padano; infine da Berlusconi, per tentare di risolvere l’impasse con la forza del denaro».

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