Kiev - La leader dell'opposizione in Ucraina Yulia Tymoshenko è stata condannata a sette anni per abuso di potere a fini criminali. Secondo il magistrato, la Tymoshenko avrebbe "usato la sua autorità a fini criminali, commettendo atti che hanno oltrepassato chiaramente i suoi diritti e il suo potere". La storia comincia nel 2009 quando la Tymoshenko, allora premier, stipulò contratti per la fornitura del gas con il colosso russo Gazprom.
L'eroina della "rivoluzione arancione", filo occidentale del 2004, a quanto pare dagli atti della sentenza avrebbe imposto alla società energetica ucraina, la Naftogaz un accordo con la russa Gazprom per l'importazione del gas. Però il prezzo stipulato per gli accordi era del tutto svantaggioso per l'Ucraina con un danno sino ad ora stimato in 130 milioni di euro per le casse di Kiev.
La Tymoshenko ha sempre rivendicato la sua innocenza. Secondo l'ex premier si tratterebbe di un "processo farsa", e di una sentenza politica. Dietro la manovra ci sarebbe l'attuale presidente Viktor Ianukovic interessato a far fuori la Tymoshenko in vista delle elezioni parlamentari del 2012 e delle presidenziali del 2015.
Il processo va avanti dal 24 giugno scorso e la Tymoshenko è in carcere da più di due mesi per aver assunto un attegiamento irriverente verso la corte e i testimoni. Migliaia di persone hanno protestato davanti la sede del tribunale per sostenere la leader dell'opposizione. Ora la Tymoshenko ha annunciato che farà ricorso alla corte di giustizia europea. GUARDA IL VIDEO- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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