L'attivista: "Ha il business al centro delle politiche"

L'attivista: "Ha il business al centro delle politiche"
Il ragionamento alla base di questo novello liberismo sembra chiaro: contro Trump vale tutto
Se quella generazione, un po' smagata, ha avuto un suo piccolo Sessantotto è stato sicuramente quel movimento liquido e un po' confusionario che sul finire dei Novanta venne ribattezzato come il "Popolo di Seattle", città nodale e germinativa in quel decennio
Il Financial Times ha definito questa fase della sua vita come "l'autodistruzione di Musk"
Forse la politica americana, di ogni colore, ha sempre coltivato un certo sospetto nei confronti di un'Europa che, in talune occasioni, è stata considerata un po' troppo disinvolta nell'utilizzare la protezione militare e il ruolo politico di Washington
Nessuno è d'accordo con l'altro: né nelle soluzioni (vedi l'implosione del Partito Democratico al Parlamento europeo), né negli obiettivi finali, se non nei più generalisti e fumosi buonismi
Certe dinamiche democratiche e talune miserie umane devono rimanere chiuse dietro una porta, celate da un sipario che le protegga dal diventare uno spettacolo osceno
Abbiamo "intervistato" Grok. Sulla guerra ci ha detto: "Ucraina aggredita dalla Russia"
Ci punge il dubbio malevolo che se la poliziotta non fosse stata trans forse da sinistra non sarebbe giunto questo moto di solidarietà. Ma poco importa e poco cambia: vorremmo che la politica fosse sempre così unita nel denunciare gli atti di violenza subiti da chi serve la bandiera
È evidente che la strada più efficace per arginare la diffusione di bufale è, innanzitutto, l'incentivazione di una sana cultura del dubbio - ben diversa da quella del sospetto