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ll fondo Hunterbrook "arma" una redazione da 100 milioni

Il fondo Hunterbrook Capital si farà guidare nelle operazioni in Borsa dalle inchieste della sua redazione Hunterbrook Media

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È tutto da vedere come questa idea sarà poi attuata. Ma sicuramente il fatto che un hedge fund americano raccolga 100 milioni per finanziare una sua redazione giornalistica è un elemento inedito. Un articolo del Financial Times racconta che a compiere il passo è stato il fondo Hunterbrook Capital, che ha spiegato di volersi far guidare nelle operazioni in Borsa dalle inchieste della sua redazione, Hunterbrook Media. E chissà che l’idea non scaturisca dalle gesta del fondo speculativo e attivista Hindenburg, che mediante un report lo scorso anno mise in gravi difficoltà il conglomerato delle infrastrutture indiano Adani, accusato di varie malefatte dal centro studi del fondo.
Ma se certamente per i giornalisti questa può essere una buona notizia, dal momento che il settore è in crisi da tempo e le redazioni si restringono, da un altro punto di vista pensare che una squadra di giornalisti lavori al servizio di un fondo speculativo può risultare piuttosto inquietante. Del resto, come sarebbe possibile debellare il sospetto che un presunto scoop sia reale oppure dettato dagli interessi specifici di un investitore che adotta una strategia «long-short», vale a dire che scommette anche al ribasso sui titoli? I due co-fondatori di Hunterbrook – l’amministratore delegato Nathaniel Horwitz e l’editore Sam Koppelman - assicurano che gli scoop si baseranno unicamente su informazioni pubblicamente disponibili (e quindi verificabili).

In particolare, Hunterbrook Media coprirà zone estere poco seguite, finanziando il lavoro attraverso le commissioni dell’hedge fund, invece che con pubblicità e abbonamenti. Mah!

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