Calcio

Terremoto calcioscommesse, cosa rischiano Tonali e Zaniolo

Dopo Nicolò Fagioli, nella torbida vicenda delle scommesse sul calcio sarebbero coinvolti anche Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali: ecco cosa rischiano se venisse accertata la loro colpevolezza

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Dopo il caso di Nicolò Fagioli che si è autodenunciato per le scommesse su piattaforme online illegali, le ultime ore hanno scosso il mondo del calcio per le rivelazioni che Fabrizio Corona ha fatto su altri due calciatori del giro della Nazionale: un altro Nicolò, Zaniolo, e Sandro Tonali i quali hanno lasciato il ritiro di Coverciano dopo la notifica degli atti di indagine, a loro carico, da parte della Procura di Torino.

I potenziali provvedimenti

Mentre il caso che riguarda Fagioli potrebbe già prevedere uno sconto della pena per l'autodenuncia del calciatore ( se patteggiasse la pena sarebbe inferiore ai tre anni), la situazione per i due calciatori che militano in Premier è agli inizi e, quindi, bisogna passare in rassegna tutte le ipotesi: in primo luogo, bisogna capire se Zaniolo e Tonali hanno scommesso su piattaforme bookmakers non regolari e, se confermato, dovrebbero pagare una multa (salata).

A livello sportivo, invece, lo scenario peggiore è quello previsto dall'articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva: dal momento che ai "soggetti dell'ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC, della FIFA e della UEFA", ecco che è prevista una squalifica "non inferiore a tre anni" e un'ammenda "non inferiore ad euro 25.000,00".

Le ipotesi più "soft"

Insomma, una tegola enorme che peserebbe in maniera importante sul prosieguo della loro carriera. In ogni caso vanno formulate anche le ipotesi più "soft": la squalifica dai campi di gioco avverrebbe soltanto nel caso in cui la Procura Federale, guidata da Giuseppe Chinè, accertasse le responsabilità: al momento si tratta soltanto di indagini, ecco perché i tre calciatori, al momento, possono scendere in campo sia con i club che con la Nazionale. L'eventuale ammissione di responsabilità, come nel caso di Fagioli, porterebbe a una squalifica inferiore ai tre anni perché, in quel caso, ci sarebbero due strade: il patteggiamento e/o la collaborazione dei calciatori oggetto di indagine.

Come ricorda la Gazzetta dello Sport, gli articoli 126 e 127 del Codice di Giustizia Sportiva prevedono una riduzione della pena del 50% nel momento in cui le indagini vengono chiuse oppure "un accordo successivo, tra il deferimento e la prima udienza", che può diminuire la squalifica di un terzo. Un'altra possibilità paventata dall'articolo 128 è la "Collaborazione degli incolpati": nel dettaglio la legge prevede che , "gli organi di giustizia sportiva possono ridurre, su proposta della Procura federale, le sanzioni previste dalla normativa federale ovvero commutarle in prescrizioni alternative o determinarle in via equitativa. La riduzione può essere estesa anche alle società che rispondono a titolo di responsabilità".

Dal momento che Zaniolo e Tonali giocano in Premier? Non cambia nulla, se eventuali sanzioni sarebbero scontate in tutte le competizioni di Fifa e Uefa: i due calciatori, quindi, sarebbero regolarmente squalificati anche se fanno parte del campionato inglese.

Un'ultima curiosità: ma i professionisti del calcio non possono scommettere su nessuno sport? Possono farlo purché non lo facciano attraverso piattaforme online e illegali e non scommettano sul proprio sport perché commetterebbero un reato; discorso diverso su siti autorizzati e partite, ad esempio, di basket, tennis e categorie che non siano quelle che riguardano il calcio.

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