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Mutui, attenzione al variabile: ecco quanto costa in più

In 11 mesi la Bce ha aumentato il costo del denaro di 400 punti base, un incremento mai visto in ventidue anni di storia europea. Il tasso medio sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni è stato del 4,24%, la stessa cifra era del 2,05% a giugno 2022

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I tassi dei mutui sono sempre più alti e acquistare un’abitazione è diventato particolarmente complesso dal punto di vista economico. Nel mese di maggio sono stati registrati ulteriori rialzi sulle cifre da versare per richiedere denaro in prestito a causa dell’aumento imposto dalla Banca centrale europea. Infatti il tasso medio sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni è stato del 4,24%. La stessa cifra era del 2,05% a giugno 2022, con un incremento di 219 punti base, mentre era del 5,72% a fine 2007. I tassi d’interesse sui mutui ipotecari erano già in salita, con quelli variabili ormai più costosi dei fissi. I dati preoccupanti dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana, descrivono uno scenario complesso per chi vuole stipulare un mutuo. In 11 mesi la Bce ha aumentato il costo del denaro di 400 punti base, un incremento mai visto in ventidue anni di storia europea.

Quanto costa in più?

Il tasso medio sul totale dei prestiti, che riguardano quindi famiglie e imprese, è stato pari al 4,12%. Si tratta di una percentuale molto alta che potrebbe crescere un vista di eventuali aumenti da parte della Banca centrale europea. Il Taeg, Tasso annuale effettivo globale, si è collocato al 4,52% contro il 4,36% rispetto a marzo. La stessa cifra sulle nuove erogazioni di credito al consumo è invece salita al 10,29% e lo scorso mese, aprile 2023, era al 10,12%. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 4,52%, sono decisamente cresciuti rispetto al 4,30% del mese precedente. Considerando i nuovi aumenti di giugno e stimando un rincaro anche per luglio la crescita della rata del mutuo a tasso variabile nel 2023 è di circa il 70%.

Attenzione alla rata variabile

Coloro che stanno rimborsando un mutuo a tasso variabile sono tra i più svantaggiati in questo periodo economicamente e finanziariamente critico. Se nel mese di giugno 2022 la rata di un mutuo standard, quindi 140mila euro, su una casa del valore totale di 200mila euro con scadenza a 25 anni, costava circa 500 euro, attualmente è salita a 750 euro. Il trend non è positivo poiché, secondo le stime si potrebbe arrivare ad 800 euro verso il periodo di novembre.

L’aumento ipotizzato è del 60% circa.

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