Guerra in Ucraina

Salta il discorso di fine anno: cosa c'è dietro al silenzio di Putin

La tradizionale conferenza stampa di Vladimir Putin a fine anno non ci sarà per la prima volta in dieci anni. È probabile che il leader del Cremlino non voglia affrontare le domande dei media sulla guerra in Ucraina

Salta il discorso di fine anno: cosa c'è dietro al silenzio di Putin
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Per la prima volta in dieci anni nel 2022 non si terrà la tradizionale conferenza stampa di fine anno di Vladimir Putin. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di un briefing con i giornalisti, aggiungendo che il Cremlino si aspetta che il presidente troverà l'opportunità di parlare con i media, come fa regolarmente, durante i suoi viaggi all'estero. Non è chiaro, inoltre, se Putin terrà il messaggio presidenziale all’Assemblea federale. "Vi terremo aggiornati", ha concluso lo stesso Peskov, alimentando molteplici indiscrezioni sul perché di una scelta simile.

Il silenzio di Putin

"La grande conferenza stampa non avverrà prima della fine dell'anno", ha detto Peskov. Al contrario, è stato fatto presente che Putin potrà parlare "come fa regolarmente, anche durante le visite estere".

Peskov non ha menzionato una data del possibile messaggio di Putin all'Assemblea federale, fa notare la Tass, ricordando che a novembre il portavoce del Cremlino aveva affermato che la data della conferenza stampa sarebbe stata resa nota dopo quella del messaggio al Parlamento russo.

Ricordiamo che normalmente Putin tiene una grande conferenza stampa di fine anno durante la quale risponde per ore alle domande di giornalisti russi e stranieri. Quest'anno probabilmente il leader del Cremlino non vuole affrontare le domande dei media sulla guerra in Ucraina e la repressione interna.

Stiamo parlando soltanto ipotesi, eppure il silenzio del leader russo potrebbe significare una crescente difficoltà nel mantenere l’attuale linea politico-militare adottata dall'inizio della cosiddetta operazione militare speciale.

Le ipotesi sul tavolo

Come ha osservato il sito russo RBC, non c'è una decisione definitiva nemmeno sull'opportunità di condurre un "filo diretto" tra il presidente e i cittadini russi. Fonti interne sostengono che non ci sarebbero preparativi in corso per l'altro grande tradizionale evento. Uno degli interlocutori ha inoltre osservato che quando verrà presa una decisione definitiva, "si terrà conto, tra le altre cose, della situazione nella zona dell’operazione militare speciale".

Al momento circolano due ipotesi sul perché Putin abbia preso tale decisione. La prima, appunto, riguarderebbe il conflitto ucraino: non avendo notizie particolarmente positive dal fronte, e temendo possibili contraccolpi mediatici interni, il presidente russo preferirebbe evitare di esporsi di fronte al proprio pubblico. Almeno in questo periodo molto delicato. La seconda ipotesi, strettamente connessa alla prima, chiama in causa l’opinione pubblica russa, stanca di vivere in un clima del genere.

Il filo diretto si è interrotto?

In ogni caso, le date del "filo diretto" sono cambiate spesso. L'ultima volta l’appuntamento si è tenuto il 30 giugno 2021. Dopo lo scoppio della guerra, Peskov aveva ripetutamente affermato che era prevista una nuova "linea diretta", ma le date esatte risultano tutt’ora sconosciute. Lo scorso agosto gli alti funzionari del Cremlino spiegavano che la linea diretta sarebbe stata probabilmente abbinata ad una grande conferenza stampa, come è avvenuto durante la pandemia del 2020.

"Il presidente non ha deciso le date esatte per lo svolgimento di una serie di eventi. Naturalmente, sarebbe illogico eseguirli uno dopo l'altro. Devono diffondersi nel tempo. Probabilmente la cosa più importante è il messaggio all'Assemblea federale. Dopo che queste date saranno determinate, nascerà la comprensione su altri eventi, su altri formati", aveva chiarito Peskov, secondo quanto riportato da Meduza.

Vedremo se e quando Putin recupererà gli eventi attualmente "congelati", probabilmente in attesa di tempi migliori.

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