Genitori di omosessuali: anche noi in piazza al Family Day

In una lettera l'associazione dei genitori di persone omosessuali, AGAPO, spiega che aderirà alla manifesatzione del Circo Massimo perché la maggior parte delle persone omosessuali si sentono strumentalizzate dalla legge Cirinnà

Genitori di omosessuali: anche noi in piazza al Family Day

La legge Cirinnà “non fa il bene delle persone omosessuali”. Questo è in sintesi il motivo per cui l’Associazione genitori e amici di persone omosessuali (AGAPO), ha annunciato in un comunicato stampa la sua decisione di partecipare al Family Day in programma domani al Circo Massimo.

“Sosteniamo il rinforzo giuridico, ove necessario, dei diritti derivanti da una convivenza stabile, ma riteniamo completamente sbagliata l’omologazione delle unioni dello stesso sesso al matrimonio e alla possibilità di adottare figli”, si legge nella nota dell'associazione.

La legge Cirinnà, secondo l’associazione dei genitori di persone omosessuali, infatti, nega la reale condizione dei propri figli quando parla di “figlio naturale del partner” o di “figli nati dall’amore di persone dello stesso sesso”. Questi genitori infatti, conoscono bene le sofferenze dei propri figli, legate al fatto che, nella realtà, “non possono nascere figli naturali da una loro relazione affettiva”. Questo dolore, proseguono i genitori nella lettera, “deve essere rispettato e non negato da nessuno”, mentre accusano, al contrario la legge Cirinnà, di essere irrispettosa nei confronti di queste persone, negando la realtà delle cose.

“Come associazione”, prosegue AGAPO nella nota, “siamo a conoscenza di situazioni in cui una persona omosessuale in una precedente relazione eterosessuale, abbia generato un figlio in modo naturale, ma in questo caso non c’è nessun figlio naturale già esistente adottabile, perché il bambino il secondo genitore lo ha già”. In qualsiasi modo si arrivi all’adozione del figlio del partner per una coppia omosessuale, continua infatti l’associazione, sia essa la fecondazione eterologa, la maternità surrogata, o “l’intervento della cicogna”, scrivono, si tratta sempre, in ogni caso, di cancellare il genitore dell’altro sesso dalla vita del bambino. Insomma, è innegabile che tutti i bambini, anche i figli degli omosessuali, nascono da una mamma e da un papà.

“La maggior parte delle persone omosessuali, e la recente diatriba tra Domenico Dolce e Elton John lo ha messo ancora in evidenza”, prosegue la nota, “non vuole essere strumentalizzata a tali fini; sanno di essere nati da una madre e un padre e ne sono contenti”.

Il vero rispetto della persona omosessuale, conclude l’associazione dei genitori, “prima di guardare l’omofobia degli altri”, parte infatti dal riconoscimento della reale condizione di queste persone e dalla sua accettazione.

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