Costretti a spogliarsi, completamente nudi, uno dopo l’altro, per essere sottoposti alla disinfestazione da scabbia. Succede in Italia. Succede, ogni giorno, nel centro di prima accoglienza di Lampedusa. Sotto un freddo sole invernale, decine di immigrati sbarcati in Sicilia vengono esposti al getto della pompa. Una pratica che deve essere ripetuta periodicamente, almeno ogni tre o quattro giorni. Sempre all'aperto, anche se nel cortile ci sono sì e no una quindicina di gradi. Le immagini choc rubate con un telefonino da un clandestino sono state diffuse ieri sera dal Tg2 e hanno fatto scoppiare una vera e propria bufera (guarda il video). "Sono immagini che ricordano i campi di concentramento", è il commento sconsolato del sindaco dell’isola Giusi Nicolini.
Sono gli operatori del centro di prima accoglienza a governare la lunga fila degli immigrati. Tra loro ci sono eritrei, ghanesi, nigeriani e, stando a quanto riportato, anche diversi sopravvissuti al naufragio dello scorso 3 ottobre. Allora tutto il Paese si era fermato, indignato, urlando contro le istituzioni per trovare, frettolosamente, il colpevole di una tragedia annunciata. Nulla, però, è stato fatto. E, nell'indifferenza dei media l'emergenza immigrazione non è stata ancora risolta. Ieri sera, nell'edizione delle 20.30, il Tg2 ha mandato in onda un servizio choc sulle condizioni degli immigrati all'interno del centro di prima accoglienza di Lampedusa. Uno dopo l'altro, con metodicità, si spogliano degli abiti rovinati dal lungo viaggio che dall'Africa li ha portati in Italia. Aspettano, finché non arriva il proprio turno: il getto li colpisce, con violenza. È una trattamento necessario, serve a disinfettarli per prevenire la scabbia, sono le condizioni in cui viene applicato a choccare. E questo proprio alla vigilia della Giornata internazionale dei diritti dei migranti, voluta dall’Onu, il 18 dicembre. "Sono trattati come animali - racconta Khalid al giornalista della Rai - non sa nulla e penserà che questa è l’Italia". Stando al racconto dello straniero che lo scorso 13 dicembre ha anche girato le immagini con il proprio cellulare, all’interno del centro di accoglienza di Lampedusa la prassi sarebbe piuttosto consolidata.
Dopo aver visto le immagini al Tg2 l'arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro, ha espresso profonda indignazione per il trattamento a cui sono sottoposti gli extracomunitari. "La situazione emergenziale che si vive all’interno del Centro - si legge in una nota della curia di Agrigento - non può giustificare situazioni e trattamenti che poco hanno a che fare con il rispetto della dignità umana e dei diritti dell’uomo come quelle trasmesse". Monsignor Montenegro ha chiesto che, fino alla completa ristrutturazione del centro, la presenza degli immigrati sia limitata a poche ore prima del trasferimento presso strutture che possano garantire gli standard minimi di accoglienza. Durissimi anceh i commenti della politica. "Ciò che avviene nel centro di soccorso e prima accoglienza di Lampedusa è disumano e inaccettabile", ha dichiarato il piddì Khalid Chaouki dopo aver depositato un’interrogazione parlamentare per "fare chiarezza e individuare i responsabili di questa vergognosa vicenda".
Il Pd ha, quindi, chiesto al ministro dell'Interno Angelino Alfano e alla titolare dell'Integrazione Cécile Kyenge di riferire con urgenza. "Accerteremo le responsabilità - ha assicurato il titolare del Viminale - chi ha sbagliato pagherà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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