Nel dirupo dopo lite con algerino, Alena è fuori dal coma ma non parla

Ha finalmente aperto gli occhi, ma ancora non è collegata alla realtà, dunque non può parlare e soprattutto non può raccontare la verità su quanto accaduto quella terribile notte del 31 luglio scorso.

Nel dirupo dopo lite con algerino, Alena è fuori dal coma ma non parla

Ha finalmente aperto gli occhi, ma ancora non è collegata alla realtà, dunque non può parlare e soprattutto non può raccontare la verità su quanto accaduto quella terribile notte del 31 luglio scorso, quando forse nell’estremo tentativo di sfuggire ad una violenza carnale è stata spinta o è scivolata, impossibile per ora stabilirlo, in una scarpata di Capo Nero, a Sanremo.

Parliamo di Alena Sudokova, 22 anni, la ragazza tedesca di origine russa, ricoverata in prognosi ancora riservata all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, in provincia di Savona, per un politrauma, anche se a preoccupare di più sono due lesioni cerebrali e i polmoni letteralmente collassati, in seguito all’impatto con la roccia, dopo essere rotolata per una settantina di metri. Una vicenda per la quale è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio: Zied Yakoubi, 32 anni, slgerino irregolare in Italia.

“Alena è uscita dal coma farmacologico, ha aperto gli occhi, ma non è ancora in grado di riconoscere le persone”, afferma Nadia, segretaria della chiesa russa di Sanremo, dove soggiornava Alena, la quale sta facendo da trait-union tra la famiglia della giovane, che abita in Germania e l’ospedale.

I medici sono abbastanza fiduciosi, ma ci vorrà davvero parecchio tempo, prima che la ragazza riacquisti anche solo in parte conoscenza, ammesso che ci riesca.

“La sua respirazione è ancora assistita - aggiunge Nadia - a causa delle gravi lesioni ai polmoni. Purtroppo è stata soccorsa con due ore di ritardo. L’assenza di ossigeno al cervello, le ha provocato dei danni che potrebbero essere irreparabili”.

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