Ricucci, al via il processo: notti brave in cambio di sentenza favorevole

Inizia il dibattimento sul caso che vede Ricucci accusato di aver corrotto un giudice, perché emettesse una sentenza a suo favore, in un contenzioso da 19 milioni

Ricucci, al via il processo: notti brave in cambio di sentenza favorevole

Prende il via il dibattimento del processo a carico di Stefano Ricucci, l'immobiliarista romano, ex marito di Anna Falchi e già noto alle cronache per il caso Antonveneta. Ricucci è accusato di aver corrotto il giudice Nicola Russo, ex componente del Consiglio di Stato, con l'obiettivo di fargli emettere una sentenza favorevole, in una causa tributaria da 19 milioni di euro.

Secondo la procura, Ricucci, arrestato lo scorso 2 marzo insieme al suo braccio destro, avrebbe offerto al giudice cene di lusso e serate mondane, per un totale di circa 8mila euro. La vicenda che li vede protagonisti era iniziata nel 2014, quando la Maiste, società in liquidazione di Ricucci, deve affrontare una causa con l'Agenzia delle Entrate, per un credito Iva da 23 milioni di euro. Il giudice condanna l'imprenditore, che fa ricorso alla commissione tributaria del Lazio, che come giudice relatore ha proprio Nicola Russo. E infatti la sentenza viene ribaltata e Ricucci assolto. Secondo la procura, il ribaltamento della sentenza fu dovuto alle frequentazioni sempre più assidue tra il giudice e l'imprenditore, che pagava cene e serate di lusso, oltre che regali misteriosi da migliaia di euro.

Mentre inizia il dibattimento del caso, la Cassazione ha annullato l'ordine di custodia cautelare emesso sei mesi fa, come riporta il Corriere della Sera, e ha

disposto il rinvio al tribunale del Riesame. Ora sarà compito dei giudici della libertà decidere se confermare o modificare la custodia cautelare in carcere: l'immobiliarista romano potrebbe ottenere la libertà o i domiciliari.

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