Rifiuta di visitare clandestino: azione disciplinare contro il medico di Trento

L'ordine dei medici ha messo nel mirino un professionista che aveva denunciato un clandestino irregolare anziché curarlo

Rifiuta di visitare clandestino: azione disciplinare contro il medico di Trento

Elogiato dal ministro dell'Interno Matteo Salvini ma stangato dal proprio ordine professionale. L'ordine dei medici del Trentino ha avviato una attività disciplinare contro un medico di Trento che al pronto soccorso non avrebbe prestato le cure necessarie ad un immigrato clandestino con il permesso di soggiorno scaduto, chiamando invece i carabinieri per segnalare la sua situazione di irregolarità.

I fatti risalgono a qualche giorno fa, quando un dottore del capoluogo trentino ha accolto così un migrante straniero che si era presentato in ospedale. Secondo quanto ricostruito dal Corriere del Trentino "al paziente non è stato consentito di completare gli accertamenti e non ha ricevuto nessuna indicazione terapeutica".

Una condotta che sarebbe contraria a una direttiva del 2009 - presidente Berlusconi - con cui si stabiliva "il divieto di segnalare alle autorità lo straniero irregolarmente presente nel territorio dello Stato che chiede accesso alle prestazioni sanitarie". Cionostante il medico trentino ha raccolto il plauso di Salvini, che gli ha anche dedicato un post su Facebook di pubblico elogio.

L'ordine dei medici, però, non è stato altrettanto tenero.

"I medici devono rispettare, oltre alle Leggi, le Regole del Codice Deontologico, e secondo tali Regole deve essere valutato il loro comportamento - ha commentato il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Filippo Anelli - Quando si parla di salute, non abbiamo bisogno di 'tifosi' abbiamo già riferimenti chiari e precisi, che sono i principi del Codice Deontologico e le evidenze della Scienza". Ed è scattata inesorabile l'azione disciplinare.

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