Dopo l’attacco di ieri contro il centro di accoglienza “Mondo Migliore” di Rocca di Papa, nei pressi di Roma, oggi si è verificato un nuovo episodio di violenza ai danni di una struttura che ospita richiedenti asilo a Dorgali, in provincia di Nuoro. Non una bomba carta, questa volta, ma un ordigno in grado di provocare danni ingenti e che ha semi-distrutto una parte della struttura.
Erano le 2.30 di notte quando l'esplosivo è stato piazzato davanti ad una delle porte laterali del centro di accoglienza. Poi, il boato. La porta viene completamente divelta e i vetri delle finestre si spaccano. All’interno scoppia il panico. I 64 rifugiati ospiti del centro, assieme a due operatori, si svegliano di soprassalto e saltano giù dai letti. Nel precipitarsi fuori dalle rispettive stanze due nigeriani di 23 anni sono rimasti feriti. Per entrambi si è trattato di lievi contusioni, ad una gamba e ad un piede, che non hanno richiesto l’intervento del personale medico e sanitario. Nessun ferito grave, quindi, per fortuna. Ma le conseguenze potevano essere ben diverse se l'ordigno fosse scoppiato di giorno.
Sotto choc anche gli operatori della cooperativa “The Others”, che gestisce il centro di prima accoglienza per migranti di località Su Babbu Mannu a Dorgali. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Siniscola e della stazione di Dorgali, che hanno constatato l’entità dei danni. Ora è caccia agli autori del gesto. Ma dare un volto ai responsabili dell’attentato dinamitardo non sarà facile. Il centro di accoglienza, infatti, non dispone di videocamere di sorveglianza.
Quando i richiedenti asilo sono arrivati a Dorgali, circa un anno fa, non c'erano state particolari proteste tra la popolazione locale. Qualcuno aveva affidato le sue lamentele ad alcuni post scritti su Facebook ma, in generale, il paese li aveva accolti bene, assicura il parroco, don Michele Casula. I ragazzi di Su Babbu Mannu "hanno instaurato un ottimo rapporto" con la comunità locale, conferma anche la prima cittadina, Maria Itria Fancello, del M5S, che ha condannato fermamente l'accaduto.
"Dorgali non è e non sarà mai un paese razzista", ha detto la sindaca. Quello del paese in provincia di Nuoro è il secondo episodio di intolleranza in due giorni nei confronti di strutture deputate all’accoglienza dei profughi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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