Eugenio Scalfari è stato di nuovo sconfessato: la sua intervista a Papa Francesco non è fedele. Dopo che a dicembre il fondatore di Repubblica aveva mal interpretato le parole del Pontefice, padre Federico Lombardi lo "bacchetta" ancora: "Non tutte le frasi riportate sono state pronunciate testualmente dal Papa", dice il portavoce vaticano, "In particolare ciò vale per due affermazioni che hanno attirato molta attenzione e che invece non sono attribuibili al Papa, e cioè che fra i pedofili vi siano cardinali e che il Papa abbia affermato
con sicurezza, a proposito del celibato, le soluzioni le troveroò".
Dal Vaticano, quindi, spiegano che il colloquio con Scalfari, come per i precedenti, non deve essere considerato "un'intervista nel senso abituale del termine, come se si riportasse una serie di domande e di risposte che rispecchiano con fedeltà e certezza il pensiero preciso dell’interlocutore". "Se quindi si può ritenere che nell’insieme l’articolo riporti il senso e lo spirito del colloquio fra il Santo Padre e Scalfari, occorre ribadire con forza quanto già si era detto in occasione di una precedente intervista apparsa su Repubblica, cioè che le singole espressioni riferite, nella formulazione riportata, non possono essere attribuite con sicurezza al Papa", ha precisato padre Lombardi.
Tra l'altro, fa notare il portavoce, "nell’articolo queste due affermazioni (quella sui cardinali e quella sul celibato dei sacerdoti, ndr) vengono chiaramente attribuite al Papa ma,
curiosamente, le
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