Sondaggio choc sugli islamici: "Mia figlia non vada a scuola"

Inchiesta di Qn sulle donne musulmane in Italia. Al Centro Italia i più conservatori. Alle ragazze vietati i matrimoni misti e il cibo italiano

Sondaggio choc sugli islamici: "Mia figlia non vada a scuola"

Un altro, incredibile, sondaggio sugli islamici. Dopo la ricerca che spiegava come un musulmano su tre in Italia non intenda integrarsi, ora i dati choc sulla condizione delle donne in Italia.

I numeri fanno impressione. Il 41% degli intervistati dal Quotidiano Nazionale, infatti, ritiene che le ragazze non debbano studiare. Niente laurea, insomma. Libri vietati. Il dato, poi, cresce fino al 74% tra i più anziani, ovvero tra gli immigrati arrivati in Italia da adulti e che (in teoria) dovrebbero essersi ormai integrati. Lo zoccolo duro si trova nel Centro Italia, lì dove vivono persone di vecchia immigrazione.

Ma non è l'unico dato a preoccupare sulla condizione delle donne islamiche nel Belpaese. Il 51% dei musulmani, infatti, non permette alle figlie di sposare un fidanzato cattolico e il 40% arriva addirittura a vietare cibo italiano alla figlia femmina.

Merita una riflessione il fatto che le femmine si professino ben più conservatrici degli uomini riguardo le questioni più religiose, mentre si dimostrano più progressiste nell'accettare lo stile di vita Occidentale. Più legate all'aspetto spirituale e critiche nei confronti dei dogmi. Per esempio, il 50% pensa non ci sia nulla di male nel rimanere single (strano per una cultura incentrata sul ruolo della moglie in casa) una su tre apre alla possibilità di mandare le figlie in discoteca, ma il 61% di loro pensa sia giusto girare in strada con il velo anche se si vive in Europa e ben il 62% ritiene giusto che le proprie figlie si fidanzino solo con altri musulmani (contro il 51% generale). Come noto, infatti, per la religione islamica una donna musulmana dovrebbe sposare solo un musulmano. L'uomo (cattolico) che le prende in sposa, dunque, dovrebbe convertirsi all'islam prima di chiedere la mano della ragazza. Un imam dei Tabligh Eddawa, setta islamica attiva in Italia, spiegò infatti al Giornale che (secondo loro) l'islam garantisce maggiori diritti alla donna rispetto alle altre religioni (sic!), dunque è necessario che chi voglia sposare una musulmana si converta ad Allah.

Non facile la vita per le donne in Italia.

Una buona parte dei musulmani, infatti, non crede che debba essere permesso di guidare alle donne (leggi), andare in vacanza con i propri amici (leggi) e divertirsi in una discoteca come i propri coetanei occidentali (leggi). Un dato positivo: al Nord le femmine sono maggiormente emancipate: "Il 76% - scrive Qn - non è succube dell’uomo".

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