La violenza sessuale si è consumata tra le mura di casa. Lui, 31enne straniero residente a Terni e amico di famiglia, è rimasto solo con la bimba di 12 anni e ne ha approfittato per stuprarla e poi costringerla con le minacce al silenzio. L'incubo della bambina si è concluso ieri, quando la Squadra Mobile ternana ha arrestato l'uomo sul cui capo ora pende l'accusa di violenza sessuale su minore.
Lo stupro sulla bambina
L'indagine parte nel 2015. Negli ultimi mesi dell'anno i genitori portano la bambina all'ospedale per alcuni accertamenti. Qui i medici, dopo le dovute analisi, scoprono che la piccola è incinta al quarto mese, troppo tardi dunque per poter procedere ad un aborto. Scattano così le indagini: la mobile, guidata dal vicequestore aggiunto Alfredo Luzi, grazie alle testimonianze della bambina e degli operatori sanitari, riesce a risalire all'identità dell'orco. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l'uomo - che godeva della fiducia dei genitori, suoi connazionali - un giorno sarebbe rimasto da solo in casa con la bambina, trasformando quella giornata in un incubo. Dopo averla stuprata le avrebbe imposto di non dire nulla a nessuno, minacciandola fino al giorno in cui i medici hanno scoperto la gravidanza (poi portata a termine).
Così ieri il Tribunale di Terni, in virtù di quanto
disposto dall'Ufficio del giudice per le indagini preliminari Federico Bona Galvagno e dal sostituto procuratore Raffaele Iannella, ha emesso l'ordinanza di carcerazione immediatamente eseguita dagli agenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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