Ventimiglia - Torna il caldo, al confine con la Francia e con lui anche l'emergenza migranti. Nelle ultime ore, infatti, a Ventimiglia si sono intensificati gli arrivi. Tutto come da copione. E, soprattutto, come da previsioni.
Al Parco Roja, ad esempio, sono 252 gli stranieri ospiti del centro di accoglienza gestito dalla Croce Rossa. Al momento, però, la capienza è al completo e non sono possibili nuovi arrivi, almeno che non si liberino dei posti. In città, invece, si stima che siano circa trecento i migranti cosiddetti "autonomi", sparsi tra la spiaggia, il greto e la foce del fiume Roja, la stazione, le vie del centro e addirittura nelle feritoie del ponte della ferrovia. Questa sera, ad esempio, erano più o meno centocinquanta i migranti che si sono radunati nel piazzale dell'ex dogana per essere sfamati da alcuni attivisti, giunti a bordo di auto e furgoncini.
Dopo la revoca dell'ordinanza del sindaco Enrico Ioculano (Pd), che vietava di somministrare cibo e bevande per strada, sono riprese le lunghe processioni e la situazione
igienica sta peggiorando, di giorno in giorno, soprattutto alla stazione ferroviaria.La popolazione è ormai allo stremo, per la terza estate consecutiva e si teme una recrudescenza del fenomeno migratorio, nei prossimi giorni.
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