Difesa

"Stocchiamo armi in Norvegia": così la Finlandia si prepara alla guerra

Il comandante dell'esercito di Helsinki ha affermato che in futuro la Finlandia potrebbe estendere questa procedura ad altri Paesi Nato e si renderà disponibile essa stessa a immagazzinare equipaggiamento militare

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La Finlandia si sta preparando ad affrontare una crisi militare nel Nord Europa. Il capo di Stato maggiore dell’esercito di Helsinki, Mikko Heiskanen, ha rivelato al Financial Times che il Paese sta stoccando armi, munizioni e attrezzature militari in Norvegia e che, nel prossimo futuro, potrebbe estendere questa procedura anche ad altri Stati della Nato.

Quando eravamo un paese militarmente non allineato, non prendevamo nemmeno in considerazione questo tipo di operazioni, ma ora che apparteniamo a una difesa comune alleata abbiamo l'opportunità di sfruttare la sua profondità logistica e operativa”, ha dichiarato il generale finlandese, spiegando che in caso di necessità anche la nazione scandinava sarà disposta a immagazzinare materiale bellico provenienti da altri Paesi del blocco a guida statunitense. “E' una questione di sicurezza dell'approvvigionamento e distribuzione delle riserve. Abbiamo già parzialmente iniziato questo compito. Abbiamo intenzione di farlo, soprattutto con Svezia e Norvegia, così come con Paesi più lontani. Stiamo parlando di attrezzature, munizioni e, possibilmente, pezzi di ricambio”.

Secondo il quotidiano britannico, inoltre, Washington sta valutando la realizzazione di un grande deposito di armi ed equipaggiamento nella regione baltica. Secondo Heiskanen, difficilmente questa struttura sarà localizzata in Finlandia. Il parlamento della nazione al confine con la Russia, però, dovrà a breve dare il via libera per l’utilizzo da parte delle truppe statunitensi di 15 basi nel territorio controllato da Helsinki, come stabilito da un accordo bilaterale concluso alla fine dell’anno scorso. Già al tempo, Mosca aveva dichiarato che avrebbe risposto con la creazione di un nuovo distretto militare e lo spostamento di contingenti e mezzi militari alla frontiera nordorientale dell’Alleanza atlantica.

La Finlandia è tra gli Stati che hanno adottato una posizione più dura nei confronti della Federazione dall’inizio del conflitto in Ucraina. Oltre a vietare l’ingresso nel Paese alle automobili immatricolate in Russia, il governo di Helsinki ha abbandonato la decennale tradizione di neutralità militare per entrare nella Nato. Un processo, questo, portato a compimento il 4 aprile del 2023. La nazione scandinava, inoltre, si è trovata ad affrontare un’ondata di immigrati clandestini spinta verso la frontiera proprio dalle autorità russe.

In risposta a questa forma di guerra ibrida, la Finlandia ha annunciato la chiusura fino a nuovo ordine di tutti i valichi al confine con la Federazione.

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