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Auto elettrica in caduta libera: vendite giù del 20%

È in caduta libera la quota mercato delle auto elettriche in Italia. Il nuovo responso negativo riguarda lo scorso aprile: ne sono state vendute 3.173 (-20,5% sullo stesso mese del 2023), con una penetrazione precipitata al 2,3% dal 3,2% di un anno fa.

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È in caduta libera la quota mercato delle auto elettriche in Italia. Il nuovo responso negativo riguarda lo scorso aprile: ne sono state vendute 3.173 (-20,5% sullo stesso mese del 2023), con una penetrazione precipitata al 2,3% dal 3,2% di un anno fa. Il dato del quadrimestre: 16.402 immatricolazioni di vetture elettriche (-19,4%) per un peso sul mercato del 2,8% dal precedente 3,7% dei primi quattro mesi 2023.

Italiani, dunque, sempre più refrattari verso questa alimentazione, nonostante in Italia ci siano oltre 54mila punti di ricarica a disposizione degli oltre 234mila veicoli a sola batteria sulle strade.

Guardando alle immatricolazioni generali di aprile, si è registrata una crescita del 7,5% e dato positivo anche per il primo quadrimestre: +6,1%. «L'incremento mensile - precisa Gian Primo Quagliano (Centro studi Promotor) non può essere, tuttavia, considerato consistente perché in quel mese vi sono stati due giorni lavorativi in più che, in termini di immatricolazioni, valgono circa il 10% del risultato mensile. La frenata del mercato dello scorso marzo non può, quindi, ritenersi superata. Sulle vendite di auto incide anche l'attesa per i nuovi incentivi all'acquisto che il governo ha annunciato da mesi e che non sono ancora arrivati. A pesare, inoltre, sono anche le crescenti perplessità che stanno emergendo sulle modalità della transizione energetica in Europa».

In aprile, Stellantis (in foto l'ad Tavares) ha immatricolato l'1,31% in meno dello stesso mese del 2023 con la quota di mercato in flessione dal 34,3% al 31,4%. Segno positivo, invece, da gennaio: +2,9%, ma quota mercato pari al 33% dal precedente 34 per cento.

Tra i marchi del gruppo, vola Citroën (+96%) e tiene botta Lancia con la veterana Ypsilon (+1,9% in aprile e +12,8% nei quattro mesi) che si avvia però allo stop produttivo. Male tutti gli altri.

Per quelli della ex Fca: -38% Maserati, -16,6% Jeep, -3,82% Alfa Romeo e -1% il marchio Fiat.

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