Quota 100 comincia a muovere i primi passi. Il superamento della Fornero di fatto tra qualche mese sarà operativo. A questo punto biosgna capire quali saranno le finestre disponibili per le uscite e quali sono i termini entro cui presentare la richiesta. In una prima fase il governo aveva avanzato l'ipotesi di far partire il nuovo sistema previdenziale da aprile. Poi in un secondo momento il tutto è stato anticipato a febbraio con quattro finestre durante il 2019: febbraio, aprile, agosto e dicembre.
Ma per i dipendenti pubblici potrebbe esserci una beffa dietro l'angolo. Chi ha 62 anni e 38 anni di contrbuti potrà lasciare il lavoro solo a giugno. Infatti, secondo quanto riporta ilMessaggero, per i dipendenti statali c'è un preavviso di altri tre mesi. Il conto è presto fatto: addio al lavoro poco prima dell'estate. Un preavviso così lungo nasce dall'esigenza dell'apparato amministrativo statale di trovare in poco tempo i sostituti di coloro che vanno via. Il calssico turn over. Su 400mila potenziali pensionati con quota 100, almeno 180mila, quasi uno su due, lavorano nelle amministrazioni pubbliche. Ma questo sistema porterebbe anche ad una riduzione della platea e dunque anche ad una contrazione delle risorse necessarie per mettere sul campo Quota 100.
Secondo le stime del governo solo il 70-80 per cento dei potenziali pensionati alla fine potrebbe accedere all'uscita con quota 100. Ci sono poi novità anche sui trattamenti di fine rapporto. Attualmente il Tfs viene erogato in una soluzione unica fino a un importo di 50mila euro. Il resto viene poi pagato al pensionato nel giro di 4 anni dopo l'uscita dal mondo del lavoro. Il governo sta pensando però ad un nuovo sistema che possa limitare l'esborso nell'immediato per le casse dello Stato. L'idea è quella di far pagare il Tfs alle banche. Poi lo Stato si impegnerà a coprire il debito con gli istituti di credito pagando gli interessi dopo 5 anni.
Il pagamento dei trattamenti di fine rappporto di 170mila statali ammonta a ben 4-5 miliardi. Una cifra ben vicina ai 7 miliardi: costo totale della nuova riforma previdenziale. Infine va ricordato che con l'anticipo pensionistico c'è il rischio di penalizzazioni sugli assegni. Sul rateo si può anche perdere il 20 per cento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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