Guerra

I 14 droni in volo, il radar, i colpi di cannone: così la Duilio ha respinto l'attacco Houthi

Ieri, un drone Houthi ha attaccato una nave italiana impegnata nel Mar Rosso. È stato neutralizzato

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Nomen numen: il nome è un presagio. Un destino, come recita il motto del cacciatorpediniere Caio Duilio, che ieri ha abbattuto un drone lanciato dagli Houthi che sorvolava il Mar Rosso. Un frangente che, come nota Repubblica, per la prima volta dalla fine della Seconda guerra mondiale ha portato una nave della nostra Marina a finire nel mirino. "Mi sono congratulato con il ministro Crosetto, con il capo di Stato maggiore della Difesa, dell'Aeronautica e della Marina. Voglio inviare un abbraccio a tutti i marinai e all'equipaggio della Duilio che ha saputo reagire brillantemente all'attacco che partiva dal territorio yemenita. Bravi i nostri marinai, che come al solito garantiscono e tutelano la sicurezza in mare delle navi italiane", ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

L'attacco a nave Duilio

Secondo quanto apprende ilGiornale, nel momento in cui il cacciatorpediniere Caio Duilio ha neutralizzato il drone degli Houthi, c'erano in volo altri 13 Uav al confine tra Arabia Saudita e Yemen. Viaggiavano a quote alte (tra i 10 e i 20mila piedi) e, molto probabilmente, stavano svolgendo attività di Intelligence, Surveillance e Reconnaissance (Isr). Alcuni di questi velivoli erano anche visibili con le ottiche di bordo.

Quattordici possibili minacce, quindi. La decisione di elmiminare il pericolo giunge in poco tempo, non appena il radar long range di nave Duilio scopre una traccia a cinque miglia, a quota 1.300 piedi con rotta a puntare. Le regole di ingaggio sono note. Vengono eseguite le procedure di warning, ma hanno tutte esito negativo. I marinai di Nave Duilio decidono quindi di abbatterlo. Così sarà: il drone cadrà a circa 4mila metri di distanza grazie a sei colpi da 76 mm.

"Gli attacchi terroristici degli Houti sono una grave violazione del diritto internazionale e un attentato alla sicurezza dei traffici marittimi da cui dipende la nostra economia", ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, commentando la notizia. "Questi attacchi - ha proseguito - sono parte di una guerra ibrida, che usa ogni possibilità, non solo militare, per danneggiare alcuni Paesi e agevolarne altri".

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Immagine di copertina: Italian Larry

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