Attenzione, una malattia letale sta colpendo in massa gli italiani, portandoli all'isolamento. La chiameremo struzzismo perché si manifesta con la tendenza a mettere la testa sotto la sabbia per non vedere. I sintomi sono tanti e li attribuiamo alla crisi o a internet. Cresce la disaffezione, la promessa d'astensione, la nausea globale verso lo scenario politico, dove tutti i partiti sono spaccati e spacciati e vengono descritti come divisi tra servili o traditori. Appare vano ogni distinguo politico se sono a favore del governo coloro che sono nel governo e sono contro il governo coloro che ne sono fuori. Cresce la popolarità del Papa, ma a prescindere dalla fede in Dio e contro la Chiesa.
Decresce il numero dei lettori di giornali e di telespettatori dei Tg e la motivazione principale è per non vedere le solite brutte notizie e le solite brutte risse. Cresce il numero di morosi, di imboscati, di renitenti alle cartelle fiscali, alle utenze, agli strozzini. Cresce la nausea per le facce e le parole della crisi, per il mimetismo variabile della Tassa e il ricalcolo quotidiano della Mazzata. Poi cresce l'orrore della cronaca tra ragazze che si prostituiscono a 14 anni e madri che ne sono impresarie, incapacità d'indignarsi ancora per corruzione, malaffare, truffe ed eco-degrado.
Basta, non gridate più, ripete lo struzzista facendo il verso a Ungaretti. Non protesta ma si sfila. Ficca la testa nella sabbia della sua privacy, dei giochini elettronici, delle cuffie e delle ipocondrie personali. Un popolo struzzato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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