La reazione di Laura Boldrini alla denuncia del Giornale è alquanto "scomposta". Questa mattina il nostro quotidiano ha denunciato che la presidente della Camera è volata Johannesburg, per le commemorazioni di Nelson Mandela, con il suo compagno. Su un volo di Stato. Quindi a spese nostre. Oggi arriva la reprimenda della Boldrini. Prima cinguetta maldestramente: "Funerale di Mandela. Per il viaggio nessuna spesa di trasporto e alloggio nè indennità di missione per me e staff".
Poi, nel pomeriggio, dopo lunghe riflessioni, arriva una lunga e inacidita nota su Facebook. Un comunicato di scuse? Macché, tutt'altro. La Boldrini va all'attacco e cerca di parare il colpo con il tormentone del suo repertorio: il sessismo. Chi l'accusa di aver sperperato del denaro pubblico è un sessista. Perché? Ve lo spiega lei: "In Italia come in tutto il mondo, da sempre persone con incarichi istituzionali viaggiano in coppia, senza che questo rappresenti uno scandalo. Lo fanno negli Stati Uniti come in Europa, in Asia come in Africa. Non amo l’ipocrisia, e dunque dico con nettezza che in queste critiche sento forte l’impronta di una arretratezza sessista dura a morire nella vita pubblica italiana". "Le critiche - prosegue - si sono concentrate sulla partecipazione del mio compagno, ed è soprattutto a queste che intendo replicare. Dov’è il problema, posto che la sua presenza non è costata un euro, per le ragioni che ho spiegato? Ed è bene che si sappia che, quando nei mesi scorsi ha avuto la possibilità di accompagnarmi in qualche altra missione, si è sempre pagato di tasca sua - come è giusto - il viaggio in aereo di linea o in treno (i mezzi che uso più frequentemente per spostarmi). Per questo non ho voluto ignorare le polemiche: perché‚ penso - conclude la presidente della Camera - che non riguardino solo me, ma lo
538em;">spazio che a noi donne viene concesso nell’Italia di oggi. C'è ancora molta strada da fare". La strada è lunga, magari è meglio farla senza aereo di Stato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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