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L'opposizione elementare

Le regole fondamentali della politica, in fondo, sono due. Se hai un'idea, non fare capire che l'hai rubata a un altro

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Le regole fondamentali della politica, in fondo, sono due. Se hai un'idea, non fare capire che l'hai rubata a un altro. Se non ce l'hai nemmeno, almeno comunicala bene. Cose che la sinistra italiana, la cui identità ha la chiarezza di un discorso di Elly Schlein, deve ancora imparare.

Ieri, in vista delle elezioni europee, il Partito democratico, bravissimo a parlare degli altri perché di sé non ha nulla da dire (e sui propri candidati sa che è meglio tacere), ha lanciato una nuova campagna social. Un fac-simile di scheda elettorale su cui è stampigliato: «Si scrive Giorgia, si

legge NO VAX, PISTOLERI, OMOFOBI, MISOGINI». Slogan: «Nelle liste per le Europee è concentrato tutto il peggio della destra». Detto, ovviamente, dal meglio della sinistra.

Insomma, una campagna elettorale costruttiva e originale. Il Pd dimostra di avere ricchezza di idee, proposte concrete e maturità politica. Il 14% non glielo toglie nessuno.

Niente da fare. Giorgia Meloni non ha fatto neppure a tempo a superare le accuse di fascismo del 25 aprile e gli insulti sessisti del Primo maggio che già deve fare i conti con la più noiosa e controproducente delle demonizzazioni dell'avversario.

Durerà fino a giugno...

Alla fine sarà anche vero - come dice il Pd - che finora la destra di governo non ha fatto nulla. Tranne una cosa.

Dimostrare, facendo niente, tutta l'inconsistenza della sinistra di opposizione.

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