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Il monito di Giorgetti: "Stellantis? Non siamo schiavi di nessuno"

Il ministro dell'Economia tiene la barra dritta nello scontro con il gruppo di Elkann. Urso: "Il nuovo piano incentivi è al vaglio della Corte dei Conti"

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Tiene banco il dossier Stellantis, ma Giancarlo Giorgetti non resta a guardare. L’attività produttiva della carrozzeria dello stabilimento di Mirafiori sarà sospesa per tutto il mese di maggio, mentre per i 1.174 dipendenti impiegati sulla linea della 500 elettrica è scattato il contratto di solidarietà. La tensione tra il gruppo e il governo è palpabile e in base alle recenti esternazioni - o meglio minacce - dell’ad Carlos Tavares la principale criticità è legata agli incentivi per le elettriche. Sul punto il giudizio del ministro dell’Economia è tranchant: "Non siamo schiavi di nessuno, né dell'Europa né di Stellantis, bisogna fare incentivi ma in modo intelligente".

Intervenuto a margine della presentazione della Fondazione AI4Industry, il Centro italiano di ricerca per l'intelligenza artificiale dedicato ad automotive e aerospazio a Torino, Giorgetti ha sottolineato che gli incentivi “vengono fatti laddove l'Europa ci chiede di assecondare la nuova frontiera green quindi uno può discutere se sia opportuno o meno finanziare il cambiamento dell'auto o il rinnovo dell'abitazione ma questo è l'indirizzo". Ricordiamo che recentemente Giorgetti ha incontrato il numero uno di Stellantis John Elkann per fare il punto sui progetti industriali in atto.

Presente all’evento anche il ministro Adolfo Urso, che ha tenuto a precisare che il caso Mirafiori non c’entra nulla con gli incentivi. Mirafiori produce anche la 500 elettrica e lo scorso anno ne sono state vendute in Italia, con gli incentivi, 2.118, ha evidenziato il titolare delle Imprese e del Made in Italy: “La 500 elettrica è stata concepita per i mercati esteri, lo dimostrano i dati di vendita dello scorso anno. La questione Mirafiori quindi riguarda il crollo delle vendite di Maserati in Cina, la riduzione drastica di vendite di 500 elettriche sul mercato europeo". Per quanto concerne gli incentivi, il nuovo piano in questo momento è al vaglio della Corte dei Conti. Il confronto con Stellantis è continuo e l’obiettivo è sempre lo stesso, un milione di veicoli prodotti in Italia nel più breve tempo possibile.

Al centro della presentazione della Fondazione AI4Industry ovviamente l’intelligenza artificiale e Giorgetti ha speso parole importanti sul tema. Il titolare del Tesoro ha sottolineato che l’Italia investirà un miliardo e 700 milioni nei prossimi cinque anni. “Ma non conta tanto il dispiegamento di risorse quanto spenderle efficacemente”, la precisazione prima si soffermarsi sull’importanza di sfruttare competenze e professionalità del settore manifatturiero: “Se ci concentriamo sull'intelligenza artificiale su questo quindi ai applicata alla manifattura possiamo dire la nostra". Per la Fondazione di Torino "si parte da automotive e aerospazio ma i confini non sono prestabiliti". Altro dossier al centro dell’attenzione è quello legato a Ita e il ministro leghista ha espresso fiducia sull’operazione con Lufthansa e sulle trattative in corso in Europa: “È un lavoro lungo, talvolta estenuante, bisogna avere una virtù che funziona in qualsiasi settore della vita è anche in politica: la pazienza.

Sono paziente e anche fiducioso".

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