Monti su Twitter annuncia la sua "salita" in politica

Due tweet del Prof pubblicati alle 23:30 del 25 dicembre. Prima si loda: "Insieme abbiamo salvato l'Italia dal disastro". Poi annuncia: "Non serve lamentarsi"

Il premier Mario Monti alla conferenza di fine anno
Il premier Mario Monti alla conferenza di fine anno

La campagna elettorale è iniziata. L'ex premier rompe gli indugi e annuncia su Twitter la sua "salita" in politica. Il 23 dicembre, tra attacchi al Cavaliere, ordini impartiti alla coppia Fini-Casini e ammiccamenti a Bersani, Mario Monti aveva annunciato la sua probabile discesa in campo in una conferenza elettorale poco sobria e molto politica. Tante bordate a Silvio Berlusconi e l'impegno a fare nuovamente il Presidente del Consiglio se il Parlamento glielo chiederà. Quindi a bocce ferme. Fuori dai giochi elettorali, senza mettere la faccia (ma il nome non si sa) sui cartelloni elettorali. Nella notte tra Natale e Santo Stefano, tramite il suo nuovissimo account di Twitter @SenatoreMonti, è tornato a parlare. Un cinguettìo perfettamente intonato col nuovo Loden da campagna elettorale che il professore ha indossato. "Insieme abbiamo salvato l'Italia dal disastro - annuncia Monti -. Ora va rinnovata la politica", scrive attorno alle 23 e 30. Monti non ha nessuna intenzione di farsi da parte e dopo essersi auto regalato - per l'ennesima volta - il ruolo di salvatore della Patria lancia la sua nuova idea di politica. Quale sarebbe? Tanto per cominciare dobbiamo smettere di lagnarci. Tutti zitti. Anche se nella sua agenda spuntano parole come patrimoniale che a molti fanno venire i capelli dritti. Al professore non piacciono le domande e i giornalisti, figurarsi le critiche. "Lamentarsi non serve, spendersi si (sic, ndr)", scrive l'ex premier. Tra tasse e balzelli da spendere, effettivamente, ci siamo rimasti solo noi stessi. E poi, ancora, l'annuncio della discesa in campo che, però, non è più un moto verso il basso ma verso l'alto. Un'ascensione, insomma. Come per i santi. "Saliamo in politica... Insieme... Saliamo in politica.

" Lo aveva già detto durante la conferenza stampa, facendo anonimo ma chiarissimo riferimento alla storica discesa di Silvio Berlusconi nel 1994, che lui trova orribile l'immagine dello scendere in campo. Non è dato sapere se l'ascesa contempli anche un prosaico, pedestre e democratico passaggio dalle urne. Che poi è "solo" la grammatica fondamentale della democrazia.

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