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Fratello di "lady Al Qaeda" prende ostaggi in una sinagoga in Texas

Muhammad Siddiqui, fratello di una nota terrorista pachistana, ha fatto irruzione armato in una sinagoga del Texas mentre era in corso una celebrazione in diretta Facebook

Fratello di "lady Al Qaeda" prende ostaggi in una sinagoga in Texas

Allarme in Texas per un uomo armato che ha fatto irruzione armato in una sinagoga della congregazione Beth Israel nella città di Colleyville, prendendo in ostaggio alcuni fedeli durante una celebrazione, che veniva trasmessa in diretta Facebook. "Tutti i residenti nelle immediate vicinanze sono stati evacuati. Si prega di evitare la zona", riferisce il dipartimento di polizia di Colleyville con un tweet. La congregazione Beth Israel è stata ufficialmente istituita il 18 luglio 1999 con 25 famiglie membri e affiliazione con l'Unione del giudaismo riformato.

Si riferisce che l'uomo, che si identifica in Muhammad Siddiqui, abbia un accento britannico e tiene in ostaggio un rabbino e la sua congregazione, per un totale di 4 persone. Le autorità sono sul posto insieme al corpo speciale degli Swat e all'Fbi. Facebook ha interrotto la diretta della cerimonia. La Casa Bianca è stata informata sull'emeregnza alla sinagoga in Texas, vicino Dallas, e monitora l'evolversi della situazione. "Fatemi parlare con mia sorella", avrebbe detto l'uomo alle autorità che si trovano fuori dalla sinagoga in cerca di un dialogo. Il forte accento britannico dell'uomo sarebbe frutto di un lungo periodo trascorso in Gran Bretagna. L'uomo si sarebbe chiesto "cosa c'è di sbagliato in America".

Poi, avrebbe aggiunto: "Non piangete per me, io morirò". La frase sarebbe stata udita quando ancora la diretta era in corsa. La richiesta di parlare con la sorella, Aafia Siddiqui, secondo quanto riporta Abcnews, citando fonti, parte dalla pretesa di scarcerazione della sorella, che è una nota terrorista che detenuta nella Carswell Air Force Base vicino a Fort Worth. La pachistana Siddiqui è considerata una terrorista ed è in carcere con l'accusa di aver cercato di uccidere soldati americani e agenti dell'Fbi durante l'interrogatorio dopo il suo arresto nel 2008 nella provincia afghana di Ghanzi. La donna sarebbe legata ad Al Qaida.

"Se qualcuno cercherà di entrare nell'edificio, vi dico che moriranno tutti", ha detto il sequestratore secondo quanto riportato dai media. Aaifa Siddiqui ha studiato negli Stati Uniti al Mit: arrestata nel 2008 in Afghanistan, è stata condannata a 86 anni di carcere.

Quando fu arrestata aveva con sé documenti su come produrre armi chimiche e su come trasformare l'Ebola in arma.

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