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Russia, siluri atomici schierati al largo delle coste Usa

Secondo la Pravda "il siluro del Giorno del Giudizio sta già aspettando un segnale al largo della costa degli Stati Uniti"

Russia, siluri atomici schierati al largo delle coste Usa

La Russia ha schierato al largo delle coste degli Stati Uniti delle piattaforme da attacco armate con il siluro atomico Status-6. E’ quanto si legge in uno dei due approfondimenti sui droni sottomarini nucleari russi pubblicati oggi sul sito della Pravda.

Il primo articolo in home page recita testualmente “Нужен только приказ: ядерное супероружие готово к применению” che potremmo tradurre come "Solo l'ordine è necessario: la superarma nucleare è pronta per l'uso". Il testo di riferisce ai droni sottomarini nucleari russi in via di sviluppo. E’ il titolo del secondo articolo ad essere ancora più esplicito: “Торпеда судного дня" уже ждет сигнала у берегов США” che potremmo tradurre letteralmente come “Il siluro del Giorno del Giudizio sta già aspettando un segnale al largo della costa degli Stati Uniti”.

Come spesso capita in questi casi, gli approfondimenti specifici sui nuovi sistemi d’arma russi non sono tradotti in altre lingue. Il sito della Pravda può essere consultato anche nella sua versione inglese, ma i due articoli figurano soltanto in lingua originale.

I dubbi sull’Ocean Multipurpose System

I russi hanno compiuto enormi progressi nella super-cavitazione, ma quella tecnologia è stata poi impiegata sui sistemi Shkval. I siluri Shkval sono comunque armi tattiche progettate per affondare le navi. Lo Status-6 è invece un'arma nucleare strategica. Ci si chiede come lo Status-6 possa navigare in sicurezza a mille metri di profondità ed a quella velocità. Gli Stati Uniti, riconoscendo l’esistenza del sistema russo nella NPR 2018, dovranno concentrare risorse sufficienti per implementare nuovi ConOps (Concept of Operations) e modificare (o sviluppare) delle capacità per individuare e distruggere la minaccia Status-6 prima che quest’ultima diventi operativa. Parliamo quindi di una efficace griglia di rilevazione (matrici acustiche e pattuglie MPA) ed una Kill Chain ridondante in grado di assicurare la distruzione dell’obiettivo in mare aperto, ponendo al riparo la costa degli Stati Uniti dalla contaminazione nucleare provocata dalla testata da 100 megatoni che armerebbe il Kanyon.

Al di là della propaganda

Mosca ha inserito lo Status-6 nel Piano Strategico di Riarmo Statale che si concluderà nel 2027, cancellando il programma RS-26 Rubezh ed il Barguzin, ma il siluro atomico non dovrebbe essere operativo. Per il Pentagono lo sviluppo dello Status-6 non dovrebbe concludersi prima del 2022. E' quindi davvero possibile credere che il Cremlino possa aver già schierato lanciatori e siluri atomici da cento megatoni nelle profondità dell'oceano in un'architettura d'attacco affidabile? Non impossibile, ma altamente improbabile. Gli approfondimenti pubblicati oggi sulla Pravda dovrebbero essere considerati come propaganda ad uso interno. Tuttavia è opportuno notare che fino ad un mese fa per identificare lo Status-6 i russi utilizzavano la frase "Arma del Giorno Dopo" in riferimento alla rappresaglia. Adesso invece per definire lo Status-6 si utilizza la frase "судного дня" cioè "Giorno del Giudizio" in riferimento all'attacco preventivo.

Non bisogna lasciarsi trarre in inganno dal senso letterale dei termini poichè niente a questi livelli è lasciato al caso: la postura strategica russa potrebbe già essere cambiata.

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