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Lo schiaffo dell'Austria all'Ue: "No alla redistribuzione dei migranti"

Il Paese, che si era già espresso in più di un'occasione contro la redistribuzione dei migranti, ribadisce il no alle richieste di Johansson e Lamorgese

Lo schiaffo dell'Austria all'Ue: "No alla redistribuzione dei migranti"

Ridistribuire tra gli Stati membri dell'Unione Europea tutti gli stranieri sbarcati a Lampedusa negli ultimi giorni? La proposta viene rispedita immediatamente al mittente dall'Austria, che non prende neppure in considerazione l'idea di aprire le porte del Paese per venire incontro alle richieste del commissario dell'Ue Ylva Johansson.

Dinanzi ai numeri preoccupanti degli sbarchi di cui è stata oggetto l'isola delle Pelagie, l'Unione europea aveva deciso di indire un vertice coi ministri degli interni di tutti i 27 Stati membri. A fronte degli appena 250 posti di capienza massima, infatti, l'hotspot di Lampedusa si era ritrovato in poche ore ad ospitare oltre 2mila extracomunitari. Una situazione ingestibile, per la quale il sindaco Totò Martello, dopo aver attaccato Salvini e Meloni, aveva chiesto un intervento straordinario proprio all''Ue. "Servono regole chiare per il soccorso in mare e per il controllo nel Mediterraneo, e servono azioni di tutela dei diritti umani", aveva dichiarato il primo cittadino."Al tempo stesso c'è bisogno di meccanismi che salvaguardino Lampedusa e la sua comunità, siamo un territorio di confine non solo italiano ma anche europeo. Anche Bruxelles deve assumersi le sue responsabilità".

Dopo gli appelli disperati per il sovraffollamento della struttura, l'Unione europea ha tentato con il vertice odierno di ottenere l'appoggio dei 27 Paesi, con lo scopo di arrivare ad una redistribuzione degli stranieri sbarcati in Italia. L'invito alla solidarietà da parte della Johansson ha ottenuto il gradimento di Lamorgese, che ha sollecitato tutti a risolvere il problema in chiave europea.

Il no dell'Austria

Il primo, ed evidentemente inatteso, "nein" è tuttavia arrivato dall'Austria, che si è opposta all'idea del commissario della Ue. Il ministro dell'Interno ha ribadito di essere contrario ad adottare una soluzione del genere, innanzi tutto per il fatto che non si tratta del modo più adatto per risolvere il problema, che verrebbe solamente rimandato nel tempo: "Meglio aiutare direttamente i Paesi africani a fermare le migrazioni", ha dichiarato Karoline Edstadler, sottolineando ancora una volta l'opposizione del proprio Paese all'idea di una redistribuzione. "Manteniamo una posizione molto chiara: una redistribuzione dei migranti arrivati a Lampedusa non è la soluzione. Occorre che la Ue aiuti direttamente i Paesi africani". Non è stata solo l'Austria a mostrare freddezza sulla proposta di accogliere parte degli stranieri sbarcati a Lampedusa."Temiamo di dover fronteggiare un gran numero di arrivi dalla rotta balcanica", ha infatti dichiarato il collega tedesco Horst Seehofer.

La linea che al momento prevale, e che è stata espressa anche dalla stessa Johansson, è quella che prevede il raggiungimento di un accordo coi principali Stati nordafricani da cui partono i natanti carichi di extracomunitari.

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