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Bundestag, fronda contro la destra al debutto

Modificato il regolamento per impedire all'Afd di guadagnare la vicepresidenza dell'Aula

Bundestag, fronda contro la destra al debutto

Berlino - È più grande ma più frammentato dell'ultima volta e ci sono in proporzione meno donne e più rappresentanti con origini straniere. Un mese dopo le elezioni legislative del 24 settembre scorso, martedì si è riunito per la prima volta il nuovo Bundestag, il 19esimo nella storia della Repubblica federale tedesca. Differenze di genere e di nazionalità a parte, la sostanziale differenza con le legislature precedenti l'ha fatta il ritorno dei Liberali in aula ma soprattutto la presenza dei 92 nuovi deputati di Alternative für Deutschland, il partito populista che un mese fa ha raccolto un solido 12,6% a livello federale. Il loro arrivo in aula era nell'aria da mesi, tant'è che prima di concludere la 18esima legislatura, i principali partiti si sono messi d'accordo per modificare il regolamento. Quello precedente assegnava la conduzione dei lavori della seduta inaugurale al deputato più anziani. Poiché AfD stava mettendo in corsa almeno due deputati over 75, fra i quali l'ultranazionalista Wilhelm von Gottberg gli altri partiti hanno pensato di modificare il regolamento, assegnando la direzione del primo giorno di lavori al deputato con maggiore anzianità di servizio. L'onere sarebbe spettato a Wolfgang Schäuble che, consapevole della sua imminente elezione a presidente del Bundestag, ha fatto un passo indietro a favore di un altro deputato navigato. Poco dopo l'aula ha eletto l'ex ministro delle Finanze con 501 voti a favore, 173 no e 30 astensioni.

Con la bellezza di 703 deputati, il 19esimo Bundestag è il Parlamento più grande d'Occidente: la crescita dei seggi è legata a un complicato meccanismo della legge elettorale e già da più parti si parla della necessità di modificarla per fissare il numero dei deputati a 630, come previsto dalla Costituzione. Al di là dei numeri, AfD non ha apprezzato lo sgambetto tiratole e il neo capogruppo dei populisti, Bernd Baumann, ha azzardato un paragone storico ricordando che anche nel 1933 i deputati nazisti impedirono alla parlamentare comunista Clara Zetkin di aprire la seduta inaugurale del Reichstag. Un paragone meno che apprezzato dagli altri parlamentari tedeschi. Lo scambio di ostilità è continuato per tutto il giorno e fino a sera AfD era l'unico dei sei gruppi presenti in Parlamento (con la Cdu di Merkel, socialdemocratici, Liberali, Verdi, e socialcomunisti) il cui candidato alla vicepresidenza non fosse stato eletto. Neppure al terzo turno Albrecht Glaser è stato capace di raccogliere la maggioranza assoluta dei voti: gli altri partiti lo hanno ostacolato per aver affermato in passato che l'Islam non è una fede ma «una costruzione che non conosce la libertà di religione».

In Austria intanto, il leader del partito dell'estrema destra Fpö, Heinz-Christian Strache, ha accettato di avviare i colloqui con i conservatori di Sebastian Kurz in vista della formazione di una coalizione di governo.

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