Il centrodestra vola anche nei piccoli Comuni: M5s e Pd sbaragliati

Secondo una rilevazione di Noto Sondaggi ed Emg Acqua, nei Comuni italiani sotto i 60mila abitanti, il centrodestra fa il pieno di voti

Il centrodestra vola anche nei piccoli Comuni: M5s e Pd sbaragliati

Non è una novità: il centrodestra è maggioranza nel Paese. Le elezioni Regionali, oltre alle Europee della scorsa primavera, raccontano che Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia mettono insieme il 50% - punto percentuale in più, punto percentuale in meno… – dell'elettorato italiano.

Ora, una rilevazione di Noto Sondaggi ed Emg Acqua e commissionata da Asmel – l'Associazione che rappresenta quasi tremila Comuni in tutt'Italia, in larga parte con meno di 60mila abitanti – racconta che, se i partiti attualmente al governo (Movimento 5 Stelle e Partito Democratico) raccolgono voti nei Comuni medio-grandi, il centrodestra fa il pieno di consensi in quelli più ridotti, sotto – appunto – i 60mila cittadini.

Da quando emerso nel sondaggio per Asmel, infatti, nelle realtà italiane con più di 60mila residenti, l’asse giallorosso mette insieme il 49,9 per cento dei consensi. Un 50% scarso che però crolla di oltre 8 punti, al 41,3 per cento, in quelli sotto questa soglia. Ed è proprio qui che il centrodestra si afferma con il 52,1 per cento delle intenzioni di voto, che scendono al 43,5 per cento nei Comuni più grandi.

Unici partiti con percentuali identiche nei Comuni piccoli e grandi sono il Pd con 18,7 e FdI con 6,6, mentre le differenze più evidenti sono quelle della Lega che perde 7 punti nel confronto tra Comuni piccoli (35,6) e grandi (28,6) e Italia viva, che al contrario raddoppia la percentuale nei grandi (9,0) a confronto con i piccoli (4,7).

Il sondaggio che premia il centrodestra in Emilia Romagna

In vista della decisiva tornata elettorale in Emilia Romagna – fissata a domenica 26 gennaio –, che vede il dem Stefano Bonaccini sfidare la leghista Lucia Borgonzoni, la coalizione di centrodestra sarebbe ora in vantaggio sul centrosinistra. Infatti, secondo quanto riferito da una fonte al Giornale.it, il sondaggio darebbe Lega, FI e FdI in vantaggio sulla sinistra di ben sei punti percentuali. Diversa invece la fotografia realizzata dall’istituto demoscopico Tecné, che continua a dare il candidato del Pd avanti all’esponente del Carroccio; il sondaggio, infatti, dà Bonaccini sopra di un solo punto: 46% contro il 45%. Insomma, un testa a testa. Molto dipenderà dall’eventuale apporto della compagine pentastellata, che potrebbe dare al presidente uscente una spinta di 4/5 punti percentuali, così come dalle numerose liste Civiche presenti sul territorio emiliano e romagnolo.

Per esempio, come il movimento Volt, che proprio in queste ultime ore ha reso noto il suo sostegno a Stefano Bonaccini: "È ufficiale: sosterremo la corsa alla presidenza dell’EmiliaRomagna di Bonaccini, iscrivendo la nostra lista nella coalizione di centrosinistra. Per sostenere i nostri valori e istanze abbiamo scelto di supportare chi ha fatto crescere l'Emilia Romagna".

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