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Un colpo solo per salvare la classe media

I conti non saranno affatto semplici e presto comincerà una corsa affannata per costruire l'architettura finanziaria del 2024

Un colpo solo per salvare la classe media

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I conti non saranno affatto semplici e presto comincerà una corsa affannata per costruire l'architettura finanziaria del 2024. L'autunno non è così lontano. La manovra economica non è soltanto numeri. Non è neppure l'algoritmo in grado di soddisfare desideri e promesse della maggioranza. Non dovrebbe essere l'assalto alla diligenza dei vari notabili locali. È invece una scelta politica. Il messaggio che arriva da Giancarlo Giorgietti è sostanzialmente questo. Non si può fare molto. Lo spirito con cui bisogna avvicinarsi alla manovra è un po' quello di Mike Vronsky, con il volto di Robert De Niro, nel film di Cimino Il cacciatore. «Tu devi contare su un colpo solo, hai soltanto un colpo, il cervo non ha il fucile, deve essere preso con un colpo solo. Altrimenti non è leale». Qui la questione non è però solo etica. È che i colpi davvero sono pochi. Meloni e Giorgetti dovranno puntare un obiettivo cruciale: ridurre le tasse sul lavoro. I salari italiani sono praticamente fermi da 30 anni e le imposte li appesantiscono. È un'anomalia che danneggia le imprese e i dipendenti. Le prime pagano molto, ma quello che arriva ai secondi è poco. In questo scambio lo Stato finisce per prendersi la fetta più buona, quella che fa la differenza tra una vita tranquilla e una affannata, con la fatica di arrivare a fine mese senza fiato. È una situazione che fa girare a vuoto l'economia, pedali ma non ti sposti. Quelle tasse producono una perdita di energia. Lo fanno tutte, ma queste di più. È lì che l'Italia da troppi anni sembra girare in tondo senza mai trovare una via d'uscita. È chiaro che tagliare il cuneo fiscale, con un debito pubblico come fardello biblico, non è affatto un'operazione semplice. Quello che puoi fare è ogni anno dare un colpo un po' più forte a quelle maledette tasse. Tutte le risorse economiche che hai nella manovra tocca metterle lì, scontentando chi chiede sussidi e agevolazioni fiscali. Le altre questioni strutturali vanno finanziate con i fondi del Pnnr. La crescita deve arrivare da lì.

Il colpo del «cacciatore» insomma è questo. È appunto una scelta politica. Le tasse sul salario che si andranno a tagliare sono quelle sulla «classe media», quel ceto sociale che anno dopo anno continua a sprofondare, incerto e impaurito.

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