Coronavirus

Contagi da record: superati i 220mila. Ora tutta l'Italia va verso l'arancione

Ieri il tasso di positività al 16% e altri 294 decessi. Gli ospedali mai così pieni da maggio 2021. Piemonte e Calabria vicini al cambio di colore, rischiano anche Liguria, Sicilia e Valle d'Aosta

Contagi da record: superati i 220mila. Ora tutta l'Italia va verso l'arancione

A un certo punto nella giornata di ieri, mentre infuriava la polemica sull'opportunità di cancellare l'appuntamento quotidiano con il bollettino dei contadi da Covid (di cui riferiamo a pagina 10), è parso che il ministero della Salute avesse già accolto la richiesta che arriva da più parte. Perché il maledetto bollettino proprio non accennava ad arrivare. Poi, ben dopo le 18,30, eccolo. A battere (di poco) altri record.

I nuovi contagi sono stati 220.532, appena sopra i 219.441 registrati il 6 gennaio. Altissimo il numero dei tamponi messi a referto, 1.375.514 (primato precedente gli 1.224.025 dell'ultimo giorno del 2021), con una percentuale di test positivi del 16,03, alta ma inferiore ai livelli massimi raggiunti negli ultimi giorni. Altro record, quello dell'incidenza dei contagi, che ieri ha superato i 2mila casi settimanali ogni 100mila abitanti: per l'esattezza 2.012,16. In crescita anche il numero degli attuali positivi, che sono 2.134.139, dei quali 2.115.395 in isolamento domiciliare. Va detto che, a proposito di numeri contestati, questo dato appare particolarmente aleatorio, visto che da un lato lo status dei positivi negativizzati non viene aggiornato e così attualmente vengono contati come infetti tutti quelli che si sono scoperti contagiati nelle ultime tre settimane, anche se nel frattempo hanno fatto un tampone negativo; dall'altro ci sono certamente centinaia di migliaia, se non milioni, di italiani che o sono contagiati e non lo sanno oppure hanno sintomi e li ignorano o addirittura hanno fatto un test fai-da-te positivo e fan finta di nulla.

Quello che è incontestabile è il dato dei morti: ieri sono stati 294, il dato più alto dal 4 maggio scorso. I decessi negli ultimi sette giorni sono stati 1.514, il 37,39 per cento in più rispetto ai 1.102 dei sette giorni precedenti. Un dato che non tranquillizza affatto.

Capitolo ospedali. La situazione resta ancora abbastanza sotto controllo, anche se qualche segnale di cedimento si nota. Ieri si contavano 17.067 pazienti Covid ricoverati in area non critica, il dato più alto dal 5 maggio 2021, quando se ne contavano 17.520. L'aumento rispetto al giorno precedente è però piuttosto sostanzioso, pari a 727 unità. La percentuale di occupazione a livello nazionale è del 26,65 per cento. Supera il 40 per cento da rosso la Valle d'Aosta (53,53). Superano il 30 per cento da arancione la Calabria (38,83), la Liguria (38,15), il Piemonte (32,81), la Sicilia (32,41), la Lombardia (30,62). Superano il 15 per cento da giallo l'Umbria (29,91), il Friuli-Venezia Giulia (27,64), l'Abruzzo (25,53), le Marche (25,22), il Veneto (25,07), la Campania (24,80), il Lazio (24,65), l'Emilia-Romagna (24,06), la provincia autonoma di Trento (23,60), la Toscana (22,01), la Basilicata (21,35), la Puglia (17,17) e la provincia autonoma di Bolzano (15,40). Sotto il 15 solo la Sardegna (13,48) e il Molise (12,50).

Quanto alle terapie intensive ieri erano occupati da pazienti Covid 1.677 posti, 71 in più rispetto al giorno precedente. La media di occupazione nazionale è pari al 18,10 per cento. Supera il 30 per cento da rosso la provincia autonoma di Trento (31,11). Superano il 20 per cento da arancione il Piemonte (23,57), le Marche (22,27), la Toscana (21,40), il Friuli-Venezia Giulia (21,14), il Lazio (20,78), il Veneto (20,20) e la Calabria (20,11). Superano il 10 per cento da giallo la Liguria (19,63),la Sicilia (19,00), la Valle d'Aosta (18,18), l'Abruzzo (17,68), l'Emilia-Romagna (17,10), la provincia autonoma di Bolzano (17,00), la Lombardia (16,73), l'Umbria (16,28), la Sardegna (13,73), la Campania (12,11). Sotto il 10 solo la Puglia (9,94), il Molise (5,13), la Basilicata (2,53).

Con questi casi sarebbero in arancione da lunedì prossimo Calabria e Piemonte.

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