Elezioni politiche 2022

Berlusconi: "Forza Italia difenderà i principi euro-atlantici"

Il Cav rilancia i valori fondanti di Forza Italia: "Non permetteremmo mai una politica che venga meno ai nostri princìpi"

Berlusconi: "Forza Italia difenderà i principi euro-atlantici"

È una campagna elettorale attiva e incentrata sulla comunicazione chiara e semplice al cittadino quella che sta conducendo Silvio Berlusconi in vista del 25 settembre. Il Cavaliere, che sta puntando tutto sui social in cui parla a una platea molto più ampia, mantiene costante la sua presenza sui media per spiegare ed esporre il programma di Forza Italia e del centrodestra in caso di vittoria alle urne. "Noi siamo una forza politica rigorosamente europeista e atlantica", ha spiegato oggi in una intervista ad Avvenire. "Non permetteremmo mai una politica che venga meno a questi princìpi. Ma non credo sia questo il caso della Lega".

Flat tax ed economia

Tra i temi che Silvio Berlusconi sta spingendo maggiormente c'è la flat tax, che nelle intenzioni dell'ex premier dovrebbe essere fissata al 23% come primo provvedimento. Criticata e osteggiata dalla sinistra, che la considera poco sostenibile, il Cavaliere anche ad Avvenire spiega, invece, che il forte taglio delle tasse "solo apparentemente è oneroso per i conti pubblici. In realtà, lo dimostra l'esperienza di tanti Paesi, per esempio l'America di Kennedy e poi di Reagan, abbassare le tasse crea crescita, lavoro, investimenti e questo giova anche alle entrate dello Stato". La flat tax si inserisce in un nuovo piano fiscale ed economico nei piani di Silvio Berlusconi, nel quale si crea un sistema che guarda anche e soprattutto alle fasce più deboli della popolazione, come gli anziani e gli invalidi, per i quali l'ex premier dice di volersi battere per portare le loro pensioni minime a 1000 euro per 13 mensilità. Una misura che intende estendere anche alle donne che si sono sempre occupate della casa e della famiglia, le mamme e le nonne. Ma Silvio Berlusconi guarda anche ai giovani allo scopo di agevolare il loro ingresso nel mondo del lavoro, "non attraverso delle mance, ma rendendo più conveniente per i datori di lavoro investire sui giovani e pagarli meglio".

Schieramenti internazionali

Sul fronte della guerra in Ucraina e delle sanzioni contro la Russia, ad Avvenire il Cavaliere ha ribadito l'allineamento con la posizione dell'Unione europea e della Nato: "Non possiamo permetterci di dare segnali di disunione di fronte all'aggressione russa in Ucraina". Tuttavia, il presidente di Forza Italia continua a spingere sulla soluzione diplomatica alla guerra. Silvio Berlusconi e Forza Italia, sottolinea l'ex premier, sono garanti dell'adesione dell'Italia ai principi europeisti e atlantisti: "Non permetteremmo mai una politica che venga meno a questi principi. Ma non credo sia questo il caso della Lega". I partiti che compongono la coalizione hanno schieramenti diversi in Europa ma, per Silvio Berlusconi, questo non rappresenta un problema. Tuttavia, il Cavaliere ha sgombrato ancora una volta il campo dalle voci di federalismo con la Lega: "Abbiamo valori diversi, storie politiche diverse, un linguaggio diverso e ci rivolgiamo ad elettorati diversi".

Riforma della giustizia

Tra i temi che Forza Italia cura con maggiore attenzione fin dalla sua fondazione ci sono quelli legati al comparto giustizia. Sono numerose le riforme che Silvio Berlusconi vorrebbe portare avanti in caso di governo di centrodestra e tra queste c'è l'abolizione della legge Severino, perché "è inammissibile - lo dice l'articolo 27 della Costituzione - che vi siano conseguenze sanzionatorie, come la decadenza per gli eletti, a fronte di sentenze non definitive". Il Cavaliere ipotizza anche la reintroduzione, in misura aggiornata e rivista, dell'immunità parlamentare, che va "inquadrata in una più ampia riflessione sul rapporto fra politica e giustizia". Tuttavia, le priorità per Berlusconi restano quelle di maggiore interesse comune per gli italiani, ossia taglio drastico dei tempi dei processi, separazione delle carriere, inappellabilità delle sentenze di assoluzione.

Le polemiche della sinistra

La contrapposizione tra Silvio Berlusconi e la sinistra italiana è sempre stata netta e insuperabile ma la campagna elettorale condotta da Enrico Letta è stato uno dei punti politici più bassi mai raggiunti dai leader rossi. C'è stata una metodica e costante ricerca della demonizzazione dell'avversario politico, a partire dall'attribuzione di responsabilità a Lega e Forza Italia per la caduta del governo Draghi, quando, come spiega Silvio Berlusconi, questa è stata "voluta invece dai Cinquestelle e resa possibile dal Pd". Emblematica anche la polemica pretestuosa rilanciata dal Partito democratico e dai partiti di sinistra, il "tentativo di metterci in polemica con il capo dello Stato, che al contrario considero un autorevole e prezioso garante della nostra democrazia".

Silvio Berlusconi, dalle colonne de L'Avvenire, ha sottolineato come, a differenza di quanto accade a sinistra, l'obiettivo di Forza Italia è sempre quello di mettere al centro la persona e non lo Stato. Il Cavaliere rivendica in tal senso l’adesione ai principi cristiani, quali per esempio "il rispetto per la vita dal concepimento alla morte naturale, la tutela della famiglia naturale, che ha una funzione diversa da altre scelte di vita, pur rispettabilissime" e poi ancora una "politica sulle migrazioni che coniughi legalità e rispetto per la dignità delle persone, la parità scolastica e la libertà di educazione, la tutela dei più deboli, non in forma di assistenzialismo".

Silvio Berlusconi ha sottolineato che "Forza Italia è orgogliosamente la forza del cattolicesimo liberale, dell'europeismo, dell'atlantismo".

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