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"Decideremo i compagni di strada". Come cambia il campo largo di Letta

Il leader dem ai suoi sulle alleanze: "Decideremo insieme i compagni di strada". E ora anche il Pd vuole andare al voto il prima possibile

"Decideremo i compagni di strada". Come cambia il campo largo di Letta

"Il leader dei Cinque Stelle ha preso un’altra strada, inconciliabile con la nostra", ha detto il senatore Dem Andrea Marcucci al Giornale. Le sue dichiarazioni anticipano la linea politica espressa stamani dal segretario Pd, Enrico Letta, che ha riunito deputati e senatori nella sala del Mappamondo di palazzo Montecitorio. La giornata di ieri, per il leader Dem segna un punto di rottura con gli alleati grillini. L’ultima mediazione di ieri pomeriggio in Senato, il vertice a tre con Conte e Speranza, non è servita a riportare il leader del M5S a miti consigli. Il resto è cronaca di una giornata trascorsa tra malumori e di colpi di scena.

Stamattina si tirano le somme e il perimetro del campo largo sembra destinato a modificarsi. All’assemblea congiunta dei gruppi ha preso la parola soltanto Letta. Si è detto "soddisfatto e orgoglioso per essere stati coerenti e lineari fino in fondo". "Nella giornata di ieri – rivendica - le nostre scelte ci hanno portato ad essere da soli nel difendere le istituzioni, da soli a difendere i comportamenti giusti per il nostro Paese". Ora, quindi, "pensiamo a noi", incalza il leader Dem, che ammonisce chi ha deciso di far mancare il sostegno al premier ma evita le "classifiche di responsabilità", mentre a destra sottolineano con forza che il governo è stato "vittima" delle giravolte del Movimento 5 Stelle.

Il Nazareno pensa già al voto e chiede un "cambio fondamentale". I "compagni di strada li decideremo insieme", ripete Letta alla riunione della segretreria. Si guarda alla costruzione di quell'area Draghi di cui ha parlato ieri, in una diretta social, anche Matteo Renzi. "Il Pd si prepara alla campagna elettorale rivendicando con orgoglio il pieno e convinto sostegno a Mario Draghi e alla sua agenda, soprattutto, a quella sociale che aveva indicato negli ultimi giorni con gli interventi su salario minimo, riduzione delle tasse sul lavoro, lotta al precariato. Ma anche sulla transizione e l'autonomia energetica. Noi abbiamo dimostrato responsabilità fino di fronte a una crisi che riteniamo grave e incomprensibile”, dice al Giornale.it Alessia Rotta, deputata Dem, Presidente della Commissione Ambiente e Territorio.

"Nelle prossime ore - aggiunge - apriremo una discussione al nostro interno sul da farsi. Personalmente non farei passi indietro rispetto all’agenda Draghi nella quale il Pd si riconosce". L’alleanza giallo-rossa, quindi, è in stand-by: "Mi ritrovo nella posizione di Enrico Letta. Dobbiamo concentrarci su noi stessi senza pensare a cosa faranno gli altri. Ripeto che sarà argomento di discussione. Oggi concentriamoci sulla risposta da dare al Paese".

L’appuntamento di sabato con le primarie del centrosinistra allargato ai Cinque Stelle in Sicilia è confermato. Ma le polemiche si sprecano e non è detto che nelle prossime ore cambino le carte in tavola. "Confermate o meno noi andiamo avanti con il progetto di Caterina Chinnici che ha il profilo migliore e le qualità per sconfiggere la peggiore destra di sempre incarnata da Musumeci", commenta Rotta. "Si deve votare il prima possibile - incalza - e ognuno si assumerà la responsabilità delle proprie scelte.

Noi siamo pronti".

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