"Questa Europa qui tra sei mesi sarà finita, a maggio ci sono le elezioni europee", a dirlo è il vice premier Luigi Di Maio nel suo intervento al Villaggio Coldiretti al Circo Massimo.
Il ministro dello Sviluppo economico, dopo aver risposto a Bruxelles all'indomani della bocciatura della manovra economica e aver spiegato che "indietro non si torna", spara a zero sull'Ue. "C'è una vera e propria guerra contro il made in Italy e noi dobbiamo combattere - continua dal palco -. Non saremo mai un Paese che potrà competere sulla quantità, perché noi siamo quelli della qualità. Non è un caso che nella guerra di norme europee di questi anni ci si è trovati a favorire la quantità a scapito della qualità".
Di Maio, poi, difende il contratto di governo che "per noi è sacro, va al oltre ogni numerino, norma o provvedimento europeo". E dopo aver acceso il fuoco, prova a spegnerlo spiegando di non essere "venuto qui per alzare i toni con l'Europa". Ma ricorda che a maggio ci sranno le elezioni europee dove tutto potrà cambiare. "Tra sei mesi ci sono le elezioni europee - ha concluso - e come c'è stato un terremoto politico in Italia il 4 marzo, ci sarà un terremoto politico alle elezioni europee di maggio. E questo significa che finalmente molte delle istanze che sono state tradite e ignorate arriveranno al Parlamento europeo con il triplo, con il quadruplo della forza che hanno avuto in questi anni".
E dopo Di Maio, arriva anche il commento di Matteo Salvini sull'Ue: "L'Europa dei banchieri, quella fondata
sull'immigrazione di massa e sulla precarietà, continua a minacciare e insultare gli italiani e il loro governo? Tranquilli, fra sei mesi verranno licenziati da 500 milioni di elettori, noi tiriamo dritto. Prima gli italiani".
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