Austria, Olanda, Bce, Bundesbank e naturalmente Ue. Tutti contro la manovra economica. L'attacco al governo gialloverde ora diventa trasversale. Il 21 novembre, come anticipato oggi dal Giornale, verrà infatti avviata la procedura di infrazione contro l'Italia per aver violato le regole di riduzione del debito. "A Bruxelles continuano a mandare le letterine - mette le mani avanti Matteo Salvini - se proveranno a mettere sanzioni contro il popolo italiano, hanno capito male".
Gli attacchi però non si placano. "L'Italia deve scegliere se conformarsi alle regole fiscali europee o affrontare maggiori costi di indebitamento, in quanto la Bce non si affretterà a soccorrere un singolo membro della zona euro", ha affermato Klaas Knot, governatore della Banca centrale olandese, parlando alla Cnbc, come riporta Reuters. Knot, che è considerato un falco in seno al consiglio direttivo della Bce, ha detto che "è piuttosto pertinente sostenere che l'Italia debba essere effettivamnte conforme alla regole", anche perché "in caso contrario, il risultato sarà un aumento dello spread". Il governatore centrale ammente che "ci sono rischi al ribasso per la regione", tra cui lo scontro tra Italia e Ue sulla manovra, la Brexit e lo scontro commerciale Usa-Cina, "ma l'impatto non è tale da indurci a cambiare radicalmente le nostre prospettive" della politica monetaria.
Critiche anche dal presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, che in un discorso a Berlino ha avvertito: "Il governo italiano è legittimato ad amentare la spesa pubblica, ma a condizione che non ne derivi un onere più elevato sul debito. È perfettamente legittimo che un nuovo governo stabilisca nuove priorità politiche ma nella misura in cui queste sono associate a spese aggiuntive, sarebbe consigliabile ridurre altre spese o aumentare le entrate".
La Commissione Ue si rifatta sentire. Il vicepresidente della Commissione responsabile per l'Euro, Valdis Dombrovskis, nella prima reazione ufficiale dell'esecutivo comunitario dopo l'invio da parte del governo di una versione rivista del documento programmatico di bilancio ha dichiarato: "La decisione del governo italiano di non modificare il piano di bilancio è controproducente per l'economia italiana. Già ora, in percentuale, gli interessi sul debito pubblico sono una volta e mezzo più alti di un anno fa. L'impatto è evidente anche nella disponibilità di finanziamenti e nel costo del credito per l'economia reale, che sta iniziando a danneggiare gli investimenti".
Oggi sono arrivate anche le prime richieste da parte degli Stati membri perché venga inflitta una severa punizione all'Italia. La voce più forte in questo contesto è quella che arriva dall'Olanda. "È poco sorprendente ma molto deludente il fatto che l’Italia non abbia rivisto il proprio bilancio. Le finanze pubbliche dell’Italia sono fuori controllo e i piani del governo italiano non portano una robusta crescita economica. Questo bilancio non soddisfa gli accordi che abbiamo stipulato in Europa. Ho grandi preoccupazioni al riguardo, spetta ora alla Commissione europea prendere ulteriori provvedimenti", ha affermato il ministro delle Finanze, Wopke Hoekstra.
Anche l'Austria è salita sul carro di Bruxelles e il ministro delle Finanze, Hartwig Loeger ha tuonato: "L'Italia rischia di diventare un successore del modello greco. Se l'Italia non rivedrà la propria manovra, ha spiegato il ministro, Vienna è pronta a chiedere e sostenere la procedura della Commissione Europea".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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