Cronache

Stromboli, la produzione vuole finire le riprese. Il sindaco si rivolge agli isolani: "Decidete voi"

La richiesta per completare la fiction. L'ok solo dopo aver ascoltato i residenti

Stromboli, la produzione vuole finire le riprese. Il sindaco si rivolge agli isolani: "Decidete voi"

I rappresentanti della «11 Marzo film», la società che sta realizzando la fiction sulla «Protezione civile» e sul cui set si sviluppò lo scorso 25 maggio l'incendio che devastò la montagna di Stromboli, hanno richiesto al sindaco Riccardo Gullo un permesso, per girare sull'isola, le scene mancanti per ultimare la produzione televisiva.

La richiesta, avanzata, al momento, in via informale, sarà ufficializzata nei prossimi giorni. Lo ha comunicato alla popolazione, lo stesso primo cittadino, durante un incontro con gli abitanti, evidenziando che, prima di dare una risposta, si riserva di discuterne con gli isolani. Intanto martedì arriverà a Stromboli, per incontrare i cittadini il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio. Dopo l'incendio del maggio scorso, con la distruzione di gran parte della macchia mediterranea sulle pendici del vulcano, il 12 agosto l'abitato di Stromboli è stato devastato anche dall'alluvione che si è abbattuta sull'isola. Il fiume di fango che ha invaso il paese sarebbe stato causato proprio dal dilavamento della montagna in seguito all'incendio che ha mandato in fumo la vegetazione.

La fiction, che dovrebbe andare in onda sulla Rai, ha come protagonista Ambra Angiolini. L'attrice, era sul set sull'isola durante il rogo che ha devastato 5 ettari di macchia mediterranea. Dopo l'invasione di fango, la Angiolini è tornata a Stromboli per dare una mano agli abitanti.

L'avevano immortalata in canotta e capelli legati, con in mano una busta piena di indumenti. L'attrice era sbarcata nell'isola dopo un paio di mesi dall'incendio e con lei c'erano anche due rappresentanti della società di produzione: «Sono qui per dare una mano» aveva detto. L'attrice si era messa a spalare fango e recuperare oggetti perduti, dopo la clamorosa alluvione del 12 agosto. Era successo tutto nella zona di Piscità. Tra gli abitanti c'era una comprensibile rabbia per i danni involontariamente provocati dall'incendio durante le riprese e per la conseguente bomba di fango che aveva travolto tutto qualche tempo dopo. Ora l'iniziativa del primo cittadino, di coinvolgere tutti nella decisione se accogliere o meno il seguito delle riprese, appare qualcosa davvero lodevole.

Subito dopo l'incendio c'era stato chi aveva ipotizzato un danno di addirittura cinquanta milioni di euro. E c'era stata la rivolta degli albergatori che, oltretutto, avevano subito danni proprio all'inizio della stagione turistica.

Federalberghi aveva posto l'accento sugli «ingenti danni materiali e immateriali a carico della comunità, i rischi corsi dall'eroica popolazione per domare l'incendio, lo sconforto, la rabbia e la tristezza provocati negli abitanti di Stromboli, ma anche nel resto dell'arcipelago eoliano e nei visitatori nazionali e internazionali».

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