Previdenza e pensioni

Pensioni, 330 euro per chi ha malattie invalidanti. Ecco come ottenerli

Per l'anno 2024 l'importo della pensione è di 333,33 euro e viene corrisposto per 13 mensilità. Il limite di reddito personale annuo è pari a 19.461,12 euro

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Coloro che soffrono di una malattia invalidante e hanno meno di 67 anni ricevono la pensione di inabilità. Si tratta di una prestazione economica, erogata su domanda, nei confronti di soggetti ai quali sia stata riconosciuta un'inabilità lavorativa totale e permanente e che siano in stato di bisogno economico. L'assegno ammonta a 333,33 euro al mese. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.

A chi viene corriposta

La misura in questione viene riconosciuta a coloro che sono considerati invalidi totali e che hanno dai 18 ai 67 anni. Inoltre queste persone devono soddisfare i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge ed essere residenti in forma stabile in Italia. L’Inps ha chiarito che l’assegno viene erogato per 13 mensilità dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda oppure, in via eccezionale, dalla data indicata dalle commissioni sanitarie preposte alla valutazione.

Come ottenere la prestazione

Al fine di ottenere il beneficio è necessario che l’invalidità sia stata riconosciuta dal medico legale al termine dell'accertamento sanitario e che venga verbalizzata. Inoltre la richiesta di avvio del procedimento deve contenere i dati reddituali, eventuali ricoveri, informazioni sullo svolgimento di attività lavorativa, l’indicazione delle modalità di pagamento e della delega alla riscossione di un terzo o in favore delle associazioni. Infine l’Inps deve inoltrare al soggetto in questione il verbale di invalidità civile attraverso raccomandata A/R o all'indirizzo PEC dell’utente, nel caso in cui sia stato fornito. È possibile fare richiesta direttamente sul sito dell'Inps usando le tue credenziali, oppure chiedere assistenza a un patronato o un'associazione come ANMIG, ENS, UIG, ANFASS.

I requisiti

In quanto ai requisiti è necessario che al soggetto sia stata riconosciuta l’inabilita totale e permanente (100%), inoltre il reddito dev’essere inferiore alla soglia stabilita ogni anno per legge (per il 2024: 19.461,12 euro). Come anticipato l’età dev’essere compresa tra i 18 e i 67 anni e la persona in questione dev’essere in possesso della cittadinanza italiana. Per i cittadini stranieri comunitari dev’esserci l’iscrizione all'anagrafe del comune di residenza mentre per quelli extracomunitari è richiesto il permesso di soggiorno di almeno un anno (art. 41 TU immigrazione). Infine è necessaria la residenza stabile e abituale sul territorio nazionale. Inoltre è richiesto il riconoscimento di una percentuale di invalidità compresa tra il 74% e il 99%.

Le patologie

Le patologie previste per accedere alla misura si suddividono in base all'apparato di riferimento: cardiocircolatorio (aritmie, coronopatie, disfunzioni cardiache); respiratorio (broncopneumopatie, interstiziopatie, trapianti di polmoni); digerente (stenosi, cirrosi, trapianti, infiammazioni intestinali croniche); urinario (insufficienza renale cronica, trapianti di reni); endocrino (diabete mellito, insufficienza corticosurrenale, acromegalie, sindrome di Cushing); osteoarticolare (amputazioni complete o parziali, perdita delle mani).

Hanno diritto all’aiuto anche tutti quei soggetti che alla nascita sono stati colpiti da malattie congenite, ematologiche, neoplastiche e reumatiche rare, tra queste: fibrosi cistica (che prevede una certificazione di invalidità che va dal 51 al 100%; la sindrome di Patau; la sindrome di Down; la monosomia 5p; la sindrome di Edwards; la sindrome di Sjogren; il lupus; l'osteogenesi: l'oloprosencefalia alobare e semilobare; l'artrite reumatoide; l'artrite psoriasica; l'artrosi; la talassemia; l'aids.

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