Per il capriccio misterioso di una divinità elettrotecnica, sono entrato in una stanza d’albergo e mi è apparso Giovanardi. Dico in video. La tv si è accesa da sola e mi ha gettato nel pieno di un dibattito sulle unioni gay. C’era la Concia e tutto un circo di suoi fan, conduttore incluso. Ma per rendere lo spettacolo allettante, cioè raccapricciante, avevano invitato Giovanardi nella veste di mostro. Non era vestito da nemico di Batman, come a Denver, ma in normali abiti borghesi e diceva cose normali, cioè raccapriccianti.
Diceva che i figli nascono da coppie etero, e quella è la famiglia; scopriva l’acqua calda ma tutti lo guardavano con orrore.Lui diceva solo la realtà com’è da sempre per l’umanità, ma in studio la sua non era nemmeno un’opinione tra le altre, ma un delirio mostruoso e forse penalmente perseguibile. Vedevano il mostro Giovanardi - la faccia un po’ ce l’ha, diciamolo come un allucinato, con disturbi e fobie.
Non voglio tornare sulle nozze gay ma dire un’altra cosa, traducendo Schopenhauer oggi: lui sosteneva che la specie si serve del nostro impulso d’amore e di sesso per riprodursi. Ci usa per perpetuarsi, è la sua astuzia.
Be’, ho idea che la specie abbia cambiato programma e usi la promozione dell’omosessualità, anche in tv, come una delle astuzie per estinguersi (non il solo). Ha deciso di farla finita. Solo che, stupidamente, non ha diffuso la tendenza gay dove figliano a iosa, ma da noi che già viviamo in un condom di depressione, senza figli. Giovanardi è in ritardo sulla specie.
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