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Rivoluzione a Buckingham Palace: "Il suo destino è segnato"

La notizia che la Regina non farà più ritorno nella reggia londinese ha fatto parecchio discutere. Si tratta di una decisione che precorre i tempi ed è in linea con la volontà del figlio Carlo di rendere Buckingham Palace un museo

Rivoluzione a Buckingham Palace: "Il suo destino è segnato"

Quando si pensa alla monarchia britannica il collegamento con Buckingham Palace è immediato: per anni la reggia londinese è stata la casa della regina Elisabetta II, il cuore operativo della Corona, il luogo che custodisce gli aneddoti e i segreti di una delle famiglie più amate e seguite del mondo. Così è stato fino a qualche settimana fa, quando sul Daily Mail è apparsa la notizia che la Regina non tornerà più ad abitare a palazzo, preferendo a questo il castello di Windsor, il posto "che ama di più", dove ha vissuto negli ultimi anni di pandemia e dove è sepolto l’adorato marito, il principe Filippo.

"Indubbiamente le ultime generazioni hanno visto a Buckingham Palace come a un palazzo un po’ ampolloso e antico per le esigenze contemporanee. Ma lasciarlo non è stata una scelta del cuore, ma puramente pratica", ha chiarito a ilGiornale.it Enrica Roddolo, esperta della royal family e autrice del libro "Elisabetta e i segreti di Buckingham Palace". La causa principale che ha portato a questa difficile decisione è da rintracciarsi nelle fragili condizioni di salute di Elisabetta II, ormai anziana e reduce dall'infezione da Covid-19, che l'ha colpita circa due mesi fa in forma lieve. Nonostante questo, lo scorso 10 aprile in un collegamento webcam durante l'inaugurazione di un nuovo reparto del Royal London Hospital, la stessa Regina ha confessato di sentirsi ancora "spossata" e di non essersi ancora ripresa totalmente. "Inizialmente si era pensato a un pendolarismo tra Buckingham Palace e Windsor, ma l’avanzare dell’età ha reso questa opzione impraticabile – racconta l’esperta -. Esiste una maggiore necessità di proteggere la Regina, anche dalla stessa pandemia. Mentre a Buckingham Palace lavorano oltre 700 dipendenti, nel castello di Windsor solo 20 persone ruotano effettivamente intorno a Elisabetta II. Assomiglia a una bolla".

Regina Elisabetta con bastone, destino Buckingham Palace

Buckingham Palace e il cambio di destinazione

I massicci lavori di ristrutturazione a cui la reggia verrà sottoposta fino al 2027 avranno fornito una spinta in più nel portare avanti questo cambiamento decisivo nella vita della monarchia. Forse il primo di una lunga serie: una volta salito al trono, anche il principe Carlo probabilmente non farà ritorno a Buckingham Palace, completando la trasformazione del palazzo reale da "casa" a "museo-ufficio". Il futuro sovrano ha manifestato la volontà di voler rimanere a Clarence House, dove ha vissuto da bambino e dove alloggia tutt’ora quando è a Londra. È facile immaginare, quindi, che per una mera questione di spazi, gli uffici della monarchia rimarranno lì dove sono, insieme ai 700 dipendenti che orbitano attorno alla Corona.

"Carlo sa bene che questi grandi palazzi reali, usati solo per ospitare un sovrano, in un’epoca con tante emergenze sociali, non siano ben visti dalla popolazione – ha dichiarato Enrica Roddolo -. Quindi preferisce rendere Buckingham Palace un luogo di fruizione culturale, così che i sudditi britannici e i turisti possano ammirare durante tutto l’anno le meraviglie architettoniche e artistiche che custodisce". Pare che il principe manterrà a Buckingham Palace solo un piccolo appartamento a uso personale e famigliare: poca roba, rispetto alle 52 stanze che hanno costituito finora la dimora della regina Elisabetta.

Questo cambio di destinazione gioverà certamente alle casse reali: l’operazione di trasformare Buckingham Palace in un museo permanente assicurerebbe una maggiore sostenibilità economica alla famiglia reale, che attualmente dispone degli introiti raccolti dalle visite nei mesi estivi, insufficienti, però, a sostenere le crescenti spese di manutenzione del suo quartier generale. Ma sarà davvero una mossa vincente? È indubbio che gran parte del fascino di Buckingham Palace risieda nel fatto di essere la casa della Regina. Quando questo cambierà, perderà il suo appeal?

Principe Carlo, destino Buckingham Palace

Cosa accadrà a Buckingham Palace dopo il regno di Elisabetta?

Enrica Roddolo non ha dubbi nel sostenere che il destino di Buckingham Palace sia roseo: "Rimane comunque il posto a cui è legata gran parte della storia dei Windsor. Gli aneddoti sugli esponenti della royal family sono ambientati in quelle stanze. Anzi, probabilmente la possibilità di esplorarlo in lungo e in largo, scoprendo tutti i luoghi, anche quelli privati, lo renderà ancor più un’ambita meta turistica".

Nulla togliere alla Regina, ma effettivamente i motivi per visitare Buckingham Palace sono tantissimi. In primis la sua curiosissima storia: prima di diventare la residenza ufficiale del sovrano, nel XVII secolo l’edificio era poco più che una casa di campagna in un campo di gelsi. La reggia è diventata una proprietà reale solo nel 1762, quando re Giorgio III ha comprato il palazzo da un discendete del duca di Buckingham, da cui prende il nome. Buckingham House sorgeva su una terra salubre a poca distanza da St. James's Palace, all’epoca residenza ufficiale della famiglia reale. La sua maestosità, l’architettura palladiana molto di moda all’epoca, e i suoi bellissimi giardini hanno attirato le attenzioni della monarchia che hanno scelto Buckingham Palace come "seconda casa".

Nel 1837, poi, c’è stata la prima svolta. La regina Vittoria si è trasferita definitivamente lì, stupendo chiunque. "Quando ha messo piede a Buckingham Palace, mancava persino la tappezzeria – ha chiosato l’esperta -. Lei è stata la prima ad aver riconosciuto l’importanza di avere un palazzo reale adatto a ospitare gli altri leader politici europei". L’aspetto odierno di Buckingham Palace si deve principalmente agli interventi voluti dalla regina Vittoria, tra cui spicca la costruzione della famosa sala da ballo (ora sala dei ricevimenti ufficiali) e della balconata da cui si affacciano i reali durante i royal wedding.

Chissà se ci saranno altre occasioni di ammirare sulla famosa terrazza una coppia di sposini reali, mentre sigillano il loro amore con un bacio. Enrica Roddolo ci tranquillizza anche su questo aspetto: "Sicuramente Buckingham Palace rimarrà la sede degli eventi importanti. Tanto che la Regina lo ha già scelto come cuore dei festeggiamenti per il suo compleanno ufficiale e per il Giubileo, che si terranno entrambi a giugno".

Buckingham Palace, quale sarà il suo destino

Conosci tutto su Buckingham Palace?

Il palazzo è senza dubbio un forziere di preziosi ricordi e misteri, molti dei quali rimangono sconosciuti alla massa. Proprio per questo varrà sempre la pena visitarlo. Pochi sanno, ad esempio, che Buckingham Palace è tra le residenze reali più grandi del mondo, con i suoi 77.000 mq e le 775 stanze. Tra queste ci sono addirittura una sala-cinema e uno studio medico. Non tutti gli ambienti, però, hanno dimensioni "principesche": infatti, quando Lady Diana ha dovuto provare il suo abito da sposa si è trovata in serie difficoltà. "L’abito era talmente vaporoso e lo strascico lungo che la camera da letto della principessa Anna era l’unica stanza che si prestava per l’occasione. Le prove si sono tenute proprio lì", ci ha raccontato la Roddolo. L’alternativa sarebbe potuta essere la sala dei ricevimenti, in assoluto la stanza più grande del palazzo, ma occhi indiscreti avrebbero rischiato di rovinare quel momento così riservato e intimo.

Nessuno sa nulla, o quasi, della misteriosa stanza 1844, che prende il nome dalla visita di Stato dello zar russo Nicola I, che si è svolta appunto in quell’anno. L’ambiente presenta tutt’ora lo stesso arredamento: divani rivestiti in seta blu, oro ovunque, una scrivania in ebano, i ritratti del re Giorgio IV e di Federico duca di York. Da quel momento viene usata dai reali per accogliere gli ospiti "speciali" e a cui la Regina vuole augurare un fortunato avvenire.

Se lo stanza 1844 è una delle più chic della reggia, di contro lo studiolo privato del principe Filippo è probabilmente la più scarna. "Una persona molto vicina al duca d'Edimburgo mi ha raccontato che è arredato con mobili squadrati e pratici – ha spiegato l’esperta -. Sembra quasi di entrare in un qualsiasi ufficio statale".

Molti, quindi, potrebbero trovare più stimolante la vista dei seminterrati, dove pare siano conservate alcune delle opere della collezione privata della Regina. Finora non sono tutte visibili al pubblico, ma le cose potrebbero cambiare durante il regno di Carlo.

La visita a palazzo, però, potrebbe essere "disturbata" dal rumore lugubre delle catene di uno dei due fantasmi di Buckingham, un monaco incappucciato che risiede da sempre tra quelle mura. La leggenda dice che prima ancora di Buckingham House, su quelle terre c’era un monastero. L’altro inquilino sarebbe lo spirito del segretario del re Edoardo VII, il maggiore John Gwynne, che si è suicidato nel suo ufficio con un colpo di pistola. Enrica Roddolo ci dice scettica: "La famiglia reale non li ha mai avvistati".

Ma i turisti potrebbero essere più fortunati.

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