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L'ira di Marotta contro la Lega Serie A: ''Così il campionato è falsato...''

L'ad nerazzurro attacca: ''Al giovedi si fa comunicato per dire si gioca, al sabato un altro per bloccare tutto vi pare possibile?''

L'ira di Marotta contro la Lega Serie A: ''Così il campionato è falsato...''

''Il campionato così è falsato, bisognava garantire la regolarità, salvaguardare la corretta competitività e in questo modo non lo si è fatto per nulla'' tuona ancora Beppe Marotta dopo il rinvio della sfida Juventus-Inter, inizialmente in programma questa sera.

Dopo le dichiarazioni rilasciate a caldo nella giornata di ieri, Beppe Marotta non ci sta e rilascia nuove parole di fuoco al Corriere della Sera dopo la decisione della Lega Serie A di rinviare cinque partite in programma questo weekend a porte chiuse, tra cui soprattutto la partita scudetto Juventus-Inter.

Una decisione giunta secondo il dirigente nerazzurro in colpevole ritardo: ''Il campionato così è falsato, bisogna garantire la regolarità, salvaguardare la corretta competitività e in questo modo non lo si è fatto per nulla. Lascia sconcertati una decisione simile a poche ore dal match: è molto grave. Il governo dà certe direttive ma il calcio ha le sue regole è un fenomeno sociale impattante e la Lega Serie A non può incidere in questo modo caotico. Al giovedi si fa un comunicato per dire si gioca, al sabato un altro per bloccare tutto vi pare possibile? Giocare a porte chiuse sarebbe stato un pessimo spot, ma la catena decisionale è stata sbagliata tutta''.

La scelta senza dubbio complica i piani della squadra di Antonio Conte, ancora in corsa su tre fronti e all'inseguimento di Lazio e Juventus in vetta alla classifica: ''C'è un'alterazione degli equilibri, è lampante. E' tutto stravolto: allenamenti, forma fisica e piscologica delle squadre. E' diverso scendere in campo con un distacco minimo o più ampio. La verità è che bisognava rinviare tutta questa giornata''. Sulle presunte pressioni della Juventus sulla Lega preferisce glissare: ''Non mi interessa. Se è stato il Governo a spingere sulla Lega non ci sono altre capziosità. Il mio rimprovero va comunque al presidente della Lega Paolo Dal Pino, che ha deciso senza riunire un Consiglio straordinario, senza sentire nessuno: è sbagliato. Bisognava salvaguardare il campionato, sennò per forza poi emergono certi discorsi. Per questo l'Inter ha chiesto e ottenuto per oggi un Consiglio straordinario di Lega''.

Sul rischio porte chiuse per la prossima giornata arriva però una chiusura netta: ''Le porte chiuse sono morte. Cinque partite sono state rinviate per non giocare senza pubblico, perchè domenica prossima chi gioca in casa dovrebbe accettarlo di farloa porte chiuse? Se si gioca ora lo si farà a porte aperte''. Un altro rinvio pregiudicherebbe di fatti la regolare conclusione del campionato: ''Il rischio chiusura della Serie A esiste. non ci sono più date, il calendario è troppo fitto, adesso va anche spostata la data e la sede della Coppa Italia. E' stato fatto un caos e lo ridico ancora: bisogna scendere da 20 a 18 squadre''.

La replica

Non si è fatta attendere la reazione del presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino, che all'agenzia Ansa ribatte così: ''Venerdì l'a.d. De Siervo e io abbiamo proposto all'Inter di spostare la gara contro la Juventus al lunedì sera per disputarla a porte aperte. L'Inter si è rifiutata categoricamente di scendere in campo, si assuma le sue responsabilità e non parli di sportività e campionato falsato. Marotta rappresenta le esigenze dell'Inter, io tutelo gli interessi generali di tutta la Serie A, che purtroppo sconta quotidiani conflitti di interessi legati a ciascuna squadra. Io devo promuovere il campionato italiano e la sua immagine nel mondo, trasmettere gare a stadi vuoti sarebbe stato un pessimo biglietto da visita per il Paese''.

Sulla mancata convocazione di un Consiglio straordinario al fine di prendere una decisione concordata, uno dei punti di criticità sollevati dalla società nerazzurra, il numero uno della Lega Calcio ha invece precisato: "La decisione è mia per statuto, ma i club coinvolti sono stati sentiti telefonicamente, per cui sappiamo bene le posizioni di ognuno, difficilmente conciliabili. Noi agiamo con senso di responsabilità per tutelare i tifosi e il diritto di tutti ad assistere alle partite, compresa l'esigenza dei broadcaster di trasmettere immagini di stadi pieni e festosi. L'invito che faccio a tutti è di ragionare come Serie A, non individualmente''.

La controreplica

La polemica però non termina e dopo poche ore Marotta risponde per le rime al presidente Dal Pino, parlando all'Ansa: "Da cittadino mi sento di riconoscere il momento di grande emergenza che sta attraversando il nostro paese ed i grandi problemi che ne conseguono: la tutela della salute pubblica è la priorità. Abbiamo ricevuto un'ipotesi informale ed aleatoria da parte dell'amministratore delegato della Lega Calcio Serie A Luigi De Siervo, nella serata di venerdì, che non abbiamo voluto neanche tenere in considerazione in quanto impraticabile e quasi provocatoria, nel rispetto dell'Inter, di milioni di nostri sostenitori e di tutti gli appassionati di calcio in generale".

Sui motivi per i quali l'Inter non ha "preso in considerazione" l'idea di giocare lunedì, il dirigente interista precisa: "Questa proposta è stata giudicata da noi improponibile per tre motivi specifici. Il primo perché sarebbe andata contro logica della tutela della salute pubblica, presupponendo - di fatto - la scomparsa dell'allarme coronavirus nel giro di sole 24 ore, dal non si gioca domenica al via libera ai tifosi il lunedì". "Il secondo perché lo Stadium sarebbe stato aperto ai soli tifosi bianconeri, con le conseguenti polemiche del caso, senza la presenza di nostri sostenitori, causando una situazione di imparità inaccettabile. Il terzo: perché lo spostamento a lunedì di Juve-Inter avrebbe comportato lo slittamento a giovedì di Juve-Milan di Coppa Italia, nello stesso giorno di Napoli-Inter, con le possibili rimostranze da parte della Rai che del torneo detiene i diritti tv''.

Intanto mentre si fanno diverse ipotesi su possibili date alternative per il Derby d'Italia, si è concluso con un nulla di fatto il Consiglio straordinario di Lega Serie A riunito in conference call e chiesto con urgenza proprio da Marotta. Sarà quindi convocata un'assemblea straordinaria, mercoledì a Roma.

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