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MotoGP, Jorge Lorenzo lascia il mondo delle corse

Durante una conferenza stampa annunciata a sorpresa in mattinata, il pilota maiorchino ha clamorosamente annunciato il ritiro dalle corse

MotoGP, Jorge Lorenzo lascia il mondo delle corse

Jorge Lorenzo alla fine ha detto basta: questo weekend in Spagna a Valencia disputerà l’ultima gara da pilota professionista, per poi ritirarsi ufficialmente dalle corse ed entrare nella MotoGP Legend.

Nonostante soltanto un paio di giorni fa, durante un’intervista alla testata online crash.net avesse proclamato l’esatto contrario, la notizia che da tempo circolava nell’aria è stata confermata.

Lui, che commosso e visibilmente affranto si è chiesto “Ne vale la pena? Non sarebbe l’ora di smettere?” mentre rotolava nella ghiaia di Assen. Ad affiancarlo, durante la conferenza, anche il numero uno della Dorna, Carmelo Ezpeleta. Il CEO che qualche settimana fa si era detto rammaricato nel vedere il campione maiorchino correre nelle ultime posizioni, inutilmente.

“Sono un perfezionista” ha sottolineato Jorge, “”mi dispiace per Alberto Puig e per la Honda, per averli delusi. Mi hanno dato una grande opportunità, ma credo sia meglio per tutti, perché lottare per arrivare alla fine della gara o per un podio non è da noi. Siamo dei vincitori e vogliamo vincere”.

Tra i vari ringraziamenti, oltre alla famiglia e al team attuale, anche a Gianpiero Sacchi e Gigi Dall’Igna che tanto aveva fatto per averlo in Ducati.

Lorenzo ha vissuto l’anno più difficile della sua carriera, contraddistinto da una serie di incidenti che lo hanno equiparato al connazionale Pedrosa in quanto a sfortunati eventi.

Quella che sembrava avrebbe dovuto essere una stagione di rinascita, con una feroce bagarre tra lui e Marquez, è evaporata ai primi raggi di febbraio per via della frattura avuta in Italia durante l’inverno.

Da lì, il resto è stato un triste remare nelle ultime posizioni tra infortuni e una moto non così adatta alle sue caratteristiche: mai oltre l’11° posto finale, a volte staccato di quasi un minuto a fine gara dal compagno di scuderia campione del mondo.

Ritmi di gara costanti, tra i migliori della griglia, atti quasi a immaginare un suo voler preparare meglio il 2020: invece il dolore ha avuto il sopravvento.

La frattura delle due vertebre (T6 e T8) rimediata ad Assen è stata probabilmente il colpo definitivo per maturare la decisione: un quadro clinico difficile, bisognoso di più tempo per evolvere positivamente rispetto alle poche settimane intercorse.

Poi c’è la questione mezzo. Cal Crutchlow, avendo un percorso simile alle spalle, in tempi non sospetti lo aveva avvertito: la Honda non è così facile e il feeling non potrà essere immediato.

Lorenzo saluta le competizioni con cinque titoli mondiali, tre nella classe regina con la Yamaha (2015, 2012, 2010) e due nella vecchia 250 in sella all’Aprilia (2006 e 2007) e il rammarico di come sarebbe potuta andare diversamente.

Magari ancora in sella alla Ducati con cui sembrava aver trovato quel feeling da lui tanto aspettato, alla fine del 2018.

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