Fiera Milano

Posata la prima pietra, via ai lavori di Casa Bff al Portello

L'inaugurazione della nuova sede della banca in viale Scarampo entro dicembre 2024. Il progetto fa parte del piano di riqualificazione del quartiere che ha come protagonista Fondazione Fiera Milano

Posata la prima pietra, via ai lavori di Casa Bff al Portello

Prima la benedizione, poi la posa della prima pietra in cantiere che segna l’inizio dei lavori di Casa Bff Banking Group, il quartier generale il più grande operatore di finanza specializzata in Italia che sorgerà in viale Scapampo, nel quartiere del Portello, di fronte ai padiglioni di Fiera Milano City che sarà inaugurato entro dicembre 2024, alla vigilia dei 40 anni della banca e sarà parte integrante del grande progetto di riqualificazione dell’area che ha come attore di primo piano Fondazione Fiera Milano.

Presentazione dell’avanzamento del progetto a cui hanno partecipato il presidente di Bff Banking Group Salvatore Messina, l’amministratore delegato Massimiliano Belingheri, il presidente di Fondazione Fiera Milano Enrico Pazzali e l'assessore a Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia Elena Lucchini.

Cerimonia posa prima pietra Casa BFF Milano

“Presentare Casa BFF e posare la prima pietra è per noi motivo di orgoglio, ma anche segno dell’impegno che la banca desidera assumersi, investendo in un progetto che contribuisce alla riqualificazione e allo sviluppo di un quartiere storico per la città - ha detto Salvatore Messina -. Abbiamo pensato alla nostra nuova Casa come a un luogo d’incontro, aperto all’arricchimento reciproco tra banca e distretto, a partire dal giardino urbano, fino all’anfiteatro all’aperto e al museo dove troveranno posto le opere di arte contemporanea esposte nelle nostre sedi di Milano e Roma, facendone strumenti di condivisione con tutti”.

“Abbiamo chiamato Casa il nostro futuro headquarter a dimostrazione che si tratta di un progetto di inclusività dei dipendenti e non solo immaginandolo con un’idea diversa da quella di una banca tradizionale: l'abbiamo pensato come un campus con oltre 500 dipendenti, inglobato nella città, simbolo di un modo diverso di essere banca, inclusiva e trasparente - ha sottolineato Massimiliano Belingheri -. Un progetto importante anche per Milano non solo dal punto di vista della riqualificazione del quartiere ma anche da quello della concezione della struttura aperta e sostenibile”.

“Bff è stata la prima azienda che ha contattato Fondazione Fiera dopo che nel 2020 si era fermato il mondo a causa della pandemia. Per noi un principio di rinascita, che poi è anche diventato un progetto non a sé stante, ma più ampio - ha spiegato Enrico Pazzali -. La posa della prima pietra è esattamente l’inizio di un percorso più ampio. Nell’area dove oggi c’è un parcheggio, a fianco di Casa Bff, sorgerà un hotel da 170 stanze firmato dall’architetto De Lucchi, nell’area urbana di Gattamelata tornerà in fiera dopo 25 anni, il centro di produzione milanese della Rai e poco distante un campus post universitario di alta formazione professionale per le fiere e gli eventi, dal design, alla moda al food e uno studentato per l’ospitalità. Tutto questo messo a sistema attorno al Centro Congressi, l’Allianz MiCo che sarà sviluppato anche nei padiglioni 1 e 2 oggi occupati dall’Ospedale Fiera che sta per essere smontato, facendo diventare il più grande Centro Congressi d’Europa, un ulteriore motore dell’attrattività di Milano in Italia e all’estero. Sono orgoglioso della posa della prima pietra: finalmente si parte e siamo tornati a lavorare”.

Prima pietra Bff Portello Milano

Casa Bff è concepita con un visione innovativa dal punto di vista architettonico e della sostenibilità e si inserisce in un percorso di rinnovamento progressivo degli ambienti di lavoro avviato anche nelle sue sedi all’estero, il Gruppo opera infatti anche in Croazia, Francia, Grecia, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna. Firmata dagli architetti Paolo Brescia e Tommaso Principi di Obr come un progetto urbano, Casa Bff, “vuole creare un forte legame con il distretto, a partire dal contesto stesso di Viale Scarampo come importante asse di ingresso alla città ed è pensata per restituire al dominio pubblico una nuova piazza, un luogo super-urbano di aggregazione in cui ritrovarsi.
Come ha spiegato Paolo Brescia, arretrando dall’allineamento stradale, l’edificio diventa lo sfondo della nuova piazza, spazio civico aperto a tutti, giardino urbano sul quale si affacciano l’atrio di ingresso, l’auditorium e il museo di Casa Bff.

Un porticato alto 40 metri sorregge la grande copertura energetica, definendo così il “quinto prospetto”, osservato dall’alto, una figura geometrica regolare perfettamente riconoscibile nella mappa della città. Grande struttura che protegge la piazza e l’edificio alto 40 metri, offre riparo dalle intemperie e contribuisce al soddisfacimento del fabbisogno energetico della banca e del suo intorno. Con i suoi 2.300 mq di pannelli fotovoltaici, produce 360 Megawatt ora/anno, diventando il manifesto dei valori ambientali e di sostenibilità di BFF e la struttura è certificata fid è certicata Leed Platinum e Well Gold.

Il porticato e la grande copertura definiscono il pronao attraverso cui si accede all’edificio, caratterizzando la grande terrazza panoramica pensata come spazio comune da cui ammirare la città. Lo spazio interno consente la massima riconfigurabilità e personalizzazione dei layout, con aree relax e spazi informali ibridi tra indoor e outdoor. “L’architettura è pensata per creare un luogo di lavoro desiderabile che favorisca un forte senso di appartenenza, dove le persone siano incoraggiate ad esprimere le proprie capacità e aspirazioni.

Anticipare il futuro significa incoraggiare lo scambio e l’interazione, e immaginare un luogo in cui le idee possano circolare e fertilizzarsi”.

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