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F1, caos in Giappone Vettel in pole position Cinque i penalizzati

Qualifiche nel caos: tre incidenti e penalizzazioni in classifica. Alla fine la spunta il pilota tedesco della Red Bull davanti a Trulli ed Hamilton. Penalizzati Alonso, Button, Barrichello, Sutil e Buemi. Glock (Toyota) ricoverato in ospedale

F1, caos in Giappone 
Vettel in pole position 
Cinque i penalizzati

Suzuka - La quarta pole position stagionale di Sebastian Vettel è una delle poche certezze nelle caotiche qualifiche del Gp del Giappone. Il pilota tedesco della Red Bull (1'32''360) ha messo in fila tutta la concorrenza nelle prove ufficiali sull’asfalto di Suzuka e nelle gara di domani partirà davanti alla Toyota di un eccellente Jarno Trulli. L’inglese Lewis Hamilton, al volante di una rinata McLaren-Mercedes, ha conquistato in pista la terza posizione. Alla fine della sessione, alle spalle del campione del mondo è successo di tutto. I commissari hanno esaminato i convulsi minuti che hanno caratterizzato la seconda frazione delle prove ufficiali.

Gli incidenti Lo svizzero Sebastien Buemi è stato protagonista di uno dei 3 incidenti che hanno provocato altrettante interruzioni nelle qualifiche: l’elvetico ha lasciato in pista l’ala della sua Toro Rosso ed è rientrato ai box. La condotta imprudente del driver è stata sanzionata con la retrocessione di 5 posizioni. Analoga pena è stata comminata a chi, in regime di bandiere gialle, non ha alzato il piede dall’acceleratore. L’inevitabile "-5" si è abbattuto sul tedesco Adrian Sutil, che aveva portato la sua Force India al quarto posto. Soprattutto, però, i commissari hanno penalizzato il duo della Brawn GP: Jenson Button e Rubens Barrichello, proprietari delle prime due posizioni della classifica iridata con 84 e 69 punti, sono precipitati in undicesima e nona piazza. La coppia anglo-brasiliana dice addio ai sogni di vittoria in Estremo Oriente, per la gioia supplementare di Vettel: il tedesco, terzo in classifica a 15 punti dalla vetta, ha la possibilità di ridurre il gap.

La retrocessione Anche Fernando Alonso è stato penalizzato: lo spagnolo, inizialmente 12°, scivola in nona fila. Il provvedimento, nel caso del futuro ferrarista, è arrivato come un fulmine a ciel sereno. L’asturiano non pensava di aver violato il regolamento e, anzi, era convinto di poter usufruire delle disavventure altrui. "Sono sicuro che domani partirò più avanti rispetto alla 12esima posizione. Io ho alzato il piede dall’acceleratore e sono stato eliminato. Altri hanno migliorato la loro prestazione. Quando c’è una bandiera gialla bisogna rallentare, perchè non si può sapere cosa succede 20 metri più avanti: può esserci un alettone in pista o due macchine ferme", ha detto e ripetuto l’iberico. Sbagliato: i dati hanno dimostrato che ha rallentato troppo tardi.

Le Ferrari avanzano Tra una stangata e l’altra, avanzano le Ferrari di Kimi Raikkonen e Giancarlo Fisichella. L’anonimo ottavo tempo del finlandese è diventato un’incoraggiante quinta posizione. Il 16° posto del romano si è trasformato in un dignitoso 12°. La forma cambia, la sostanza però rimane invariata: la F60 non sembra in grado di puntare al successo nemmeno sull’asfalto nipponico.

Raikkonen "Non credo che oggi potessimo aspettarci molto di più. Sappiamo qual è il nostro potenziale e dobbiamo accettarlo", ha detto Raikkonen valutando la prestazione fornita in pista. "Qui la situazione è sicuramente migliore rispetto a Singapore ma continuiamo a soffrire soprattutto per la mancanza di carico aerodinamico, come si vede particolarmente nel primo settore", dice Raikkonen.  

"In generale, la macchina si comportava bene ed è piacevole guidarla su un circuito impegnativo come questo, dove ogni errore si paga a caro prezzo come abbiamo visto oggi", aggiunge il pilota di Espoo prima di soffermarsi sul rendimento degli pneumatici: "Peccato non aver avuto gomme morbide nuove nella terza manche delle qualifiche ma abbiamo dovuto utilizzarle nelle fasi precedenti per evitare l’eliminazione: tutto sommato, è stata una buona qualifica". Il podio, che sembrava un miraggio, ora è un po' più vicino: "Cercheremo di fare una bella corsa: sarà difficile lottare per le prime posizioni ma ci proveremo, anche perchè abbiamo una buona strategia". Fisichella vuole i punti: difficile conquistarli dall’ottava fila, possibile dalla sesta.

Glock (Toyota) all'ospedale Infine, capitolo infortuni: il tedesco Timo Glock, protagonista del più grave incidente di giornata con la sua Toyota, ha riportato una ferita alla gamba sinistra e lamenta dolori alla schiena. La sua presenza in gara è in forte dubbio. Il team ha allertato il giapponese Kamui Kobayashi. Il terzo driver è stato già impiegato nelle prove libere di ieri, disertate dal febbricitante Glock. Per partecipare al Gp, però, Kobayashi ha bisogno di un’autorizzazione speciale della Federazione internazionale (Fia).

Il sì ad un pilota giapponese di un team giapponese, nel Gp del Giappone, sarebbe scontato. 

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