Governo

Taglio del cuneo fiscale e tredicesima meno tassata: il piano del governo

L'esecutivo vuole rendere strutturali gli aiuti ai lavoratori dipendenti. E il viceministro Leo annuncia l'intervento anche per gli autonomi: "L'Irap verrà eliminata e ci saranno semplificazioni"

Taglio del cuneo fiscale e tredicesima meno tassata: il piano del governo

Il governo guidato da Giorgia Meloni percorre spedito il sentiero che porta alla realizzazione di una serie di impegni presi con gli elettori italiani. Ne è una dimostrazione il decreto Lavoro partorito proprio in occasione dell'1 maggio che, tra le altre cose, prevede aumenti dagli 80 ai 100 euro mensili in busta paga fino a dicembre. L'esecutivo però ha in mente un piano ben preciso: prorogare e rendere strutturali gli interventi a favore dei lavoratori dipendenti, senza ovviamente dimenticare il mondo degli autonomi.

Cuneo fiscale e tredicesima: il piano del governo

Le buste paga saranno più ricche per un massimo di 100 euro grazie al taglio del cuneo fiscale, una delle promesse contenute nel programma con cui il centrodestra si è presentato alle elezioni di settembre dello scorso anno. Lo sgravio contributivo, tutto a beneficio dei lavoratori, passa dal 3% al 7% per i redditi fino a 25mila euro mentre viene incrementato dal 2% al 6% per i redditi fino a 35mila euro. L'intento non è quello di far cessare il tutto a fine anno ma di prevedere un'estensione temporale.

Ad anticiparlo è stato Maurizio Leo, che ha spiegato come la mossa sia necessaria per rafforzare il potere d'acquisto delle famiglie alla luce dell'inflazione che ha raggiunto livello alti. "Evidentemente, c'è anche un'esigenza, per così dire, strutturale, visto l'elevato livello del prelievo fiscal-contributivo sui lavoratori", ha affermato il viceministro dell'Economia. Secondo cui non si può pensare "di togliere il prossimo anno quel che si è deciso di dare ora".

In sostanza Leo, nell'intervista al Corriere della Sera, ha confermato la volontà di stabilizzare il beneficio. Ovviamente le decisioni andranno prese tenendo in considerazione il contesto economico che sarà più chiaro in autunno grazie alla Nota di aggiornamento del Def. Allo stato attuale non mancano dati che suggeriscono un "cauto ottimismo", come ad esempio le stime preliminari sul Pil del primo trimestre che segnalano una crescita dello 0,5% con una dinamica dell'1,8% sull'intero 2023.

Un altro punto importante riguarda l'ipotesi della tredicesima con meno tasse che potrebbe scattare nel 2024 quando comincerà ad essere attuata la delega. Per il viceministro la tredicesima può "essere assimilata a un reddito aggiuntivo" e quindi trattato con l'aliquota agevolata del 15%. Secondo Leo la detassazione della tredicesima sarebbe "un segnale molto importante" anche perché in tal modo "si sosterrebbero i consumi delle famiglie in un periodo particolare".

L'intervento per gli autonomi

Il piano del governo sul lavoro non si limita soltanto al comparto dei dipendenti. Altrettanta importanza è riservata alla galassia degli autonomi, verso cui ci saranno diversi interventi per fornire un supporto concreto. Il viceministro dell'Economia ha annunciato che non solo "sarà eliminata l'Irap per le società personali e per le associazioni professionali", ma che ci saranno anche delle semplificazioni a partire dal calendario delle scadenze fiscali.

"Per i professionisti che si avvalgono di dipendenti avremo la riduzione delle ritenute sui loro compensi e la neutralità fiscale delle operazioni di aggregazione", ha aggiunto Leo.

Che ha voluto porre l'attenzione sul fatto che le società personali in contabilità ordinaria potranno optare per l'Iri, "rendendo il sistema neutro rispetto alla forma giuridica scelta".

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